Rientro in classe: scontro tra Tpl e scuola
L'Agenzia del trasporto pubblico locale chiede di riconsiderare le indicazioni trasmesse dall'Ust e dalle diverse realtà scolastiche del territorio. La previsione che l'80% degli studenti sia in classe per le 8 non sarebbe gestibile con i mezzi di trasporto, le risorse e le limitazioni di riempimento odierne e disponibili
A pochi giorni dall’avvio del nuovo anno scolastico che, tra green pass obbligatorio per docenti e personale amministrativo e altre questioni, rischia di essere ancora pesantemente condizionato dall’emergenza Covid. Ne è la prova il dibattito aperto tra le istituzioni scolastiche del territorio e l’Agenzia provinciale del trasporto pubblico locale in tema di orari d’ingresso degli studenti delle superiori. Nei giorni scorsi è arrivata sul tavolo del presidente Claudio Bragaglio e del direttore Massimo Lazzarini le proposte di orario d’ingresso (80% degli studenti in classe alle 8, il restante 20% più tardi,ndr) elaborate dalle scuole superiori del Bresciano e raccolte dall’Ufficio Scolastico Territoriale. Proposte che per l’Agenzia devono essere in larga parte riconsiderate.
“La percentuale degli studenti che usufruiranno dell’ingresso alle 8 – si legge nella lettera di risposta dell’Agenzia di Tpl al al dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale, Giuseppe Bonelli - , tenuto conto dei numerosi Istituti che hanno scelto, in difformità dalle indicazioni fornite, di fare un unico orario d’ingresso, è ben lungi dalla soglia percentuale limite dei 60%-40%, emersa dalle analisi svolte in seno al Tavolo Prefettizio e poi trasmesse dal Vostro Ufficio agli Istituti scolastici». La percentuale di studenti che secondo le istituzioni scolastiche, prosegue ancora la risposta di Bragaglio e Lazzarini, dovfrebbe essere in classe per le 8 non sarebbe assolutamente gestibile con i mezzi di trasporto, le risorse e limitazioni di riempimento odierne e disponibili nell’immediato futuro.
Nella risposta data dall’Agenzia all’Ufficio scolastico territoriale c’è anche una sottolineatura critica per la scelta degli orari del doppio ingresso spesso difforme tra gli istituti di uno stesso Ambito Territoriale ( al proposito vengono ricordati vedano i casi degli Ambiti Sebino e Ovest bresciano con gli Istituti Gigli di Rovato, Marzoli e Falcone di Palazzolo, Einaudi e Zanardelli di Chiari, del Garda – Valle sabbia con gli Istituti Cerebotani di Lonato, Fermi di Salò e Bazoli di Desenzano, della Valcamonica, con l’Istituto Golgi di Breno, e della Bassa bresciana con il Bonsignori di Remedello e il Dandolo di Orzivecchi, che ha creato difficoltà molto gravi nell’organizzazione dei trasporti. Come hanno sottolineato Bragaglio e Lazzarini nella lettera “In alcuni ambiti scolastici, per effetto delle scelte di ingresso su orario unico o per un mancato coordinamento dei turni d’ingresso a livello d’ambito, risulta impossibile la definizione di un quadro dei trasporti coordinato che serva diversi Istituti come da programma”.
“Se si vuole davvero evitare la dad, dunque, sarà necessario rivedere le proposte d’orario fatte da molti istituti e introdurre doppi ingressi a livello d’ambito e coordinati tra loro” prosegue la missiva auspicando, sulla base degli indirizzi già espressi dal Tavolo prefettizio, l’intervento del provveditore per convincere le scuole a modificare gli orientamenti ipotizzati.
È fin troppo evidente, è la conclusione della lettera spedita dall’Agenzia Tpl di Brescia all’Ufficio scolastico territoriale che “le scelte difformi attuate dai singoli Istituti, seppur in legittima autonomia, inevitabilmente generano ricadute fortemente negative anche sugli altri Istituti del medesimo ambito di appartenenza che si sono, con enormi sforzi, attenuti alla pianificazione generale di sistema prefigurata dal Tavolo Prefettizio”.
Di qui l’invito a uno sforzo di coordinamento degli orari a livello d’ambito, essenziale per garantire la possibilità di fruire i mezzi pubblici, che a poco più di 10 giorni dal suono della prima campanella rappresenta un problema di non poco conto per il rientro in classe in sicurezza che tutti auspicano.