Restare umani
Continua l’appuntamento di Incontri di Pensiero 2016 organizzati dalla cooperativa Il Calabrone. Sabato 26 novembre Simone Moro, alpinista e scrittore, converserà con Marco Bencivenga
SIMONE MORO
Continua l’appuntamento di Incontri di Pensiero 2016 organizzati dalla cooperativa Il Calabrone, con il patrocinio del Comune di Brescia, del Comune di Collebeato e di Confcooperative. Sabato 26 novembre Simone Moro, alpinista e scrittore, converserà con Marco Bencivenga (caporedattore di Bresciaoggi) sul tema La cassetta degli attrezzi: educazione, sfida, equilibrio L’incontro inizierà alle ore 17,35 presso Auditorium Capretti in Via Piamarta 6 Brescia (Ingresso gratuito e aperto a tutti). Nnell’occasione sarà disponibile il volume “Nella giusta misura”, che raccoglie i testi delle relazioni della quinta edizione. Una occasione per ritrovare, o scoprire per la prima volta, testimonianze d'eccezione come quelle di Zamagni, Vitale, Mucchetti e Tosini. Gli Incontri di Pensiero 2016 sono realizzati anche grazie al contributo di: Fondazione ASM, Fondazione della Comunità Bresciana, Credito Cooperativo di Brescia, Morandi Group, Caf Acli, Associazione Il Sorriso e con la collaborazione dell’Associazione Amici del Calabrone
"La cassetta degli attrezzi è il bagaglio indispensabile per il ragazzo che diventa uomo. E’ la cultura che ci fa unici e che ci mette in relazione agli altri. I più vicini a noi e i più lontani, con la voglia e la forza di confrontarci e di crescere. Formazione, sfida, equilibrio ci accompagnano e si declinano nel segno della vittoria e della sconfitta. E le vette estreme spingono al limite dell’umano il confine, chiedendo di restare umani".
Simone Moro, alpinista e scrittore, è l’unico ad avere raggiunto quattro cime di 8.000 metri in stagione invernale (partendo dopo il 21 dicembre): il Shisha Pangma (8.027 m), il Makalu (8463 m), il Gasherbrum II (8.035 m) e il Nanga Parbat (8126 metri). È salito sulla vetta di sette dei quattordici 8000 m ed è arrivato quattro volte in cima all'Everest (8.848 m). Pilota di elicottero specializzato nel soccorso in Himalaya, nel 2012, ha effettuato un recupero in long line sul Tengkangpoche a oltre 6.400 m. Ha ricevuto il “Pierre de Coubertin Fair Play Trophy” dall’UNESCO, il “David A. Sowles Award”, dal segretario dell’ONU Kofi Annan e la Medaglia d’Oro al Valor Civile dal Presidente della Repubblica per il salvataggio estremo che ha operato sulla parete ovest del Lhotse (8516 m) in Nepal, da solo, con il buio, con un elevatissimo rischio di valanghe e senza ossigeno. “Best of The Explorersweb” per la migliore impresa alpinistica e “Golden Piton” della rivista americana Climbing per la salita al Gasherbrum II. Autore di cinque libri, l’ultimo è “In ginocchio sulle ali” (2014) (tradotti in inglese, tedesco, spagnolo e polacco) coniuga l’attività alpinistica con quella di divulgatore attento alle dinamiche che stanno alla base della progettualità e dell’azione dell’uomo