Punto Missione: il rapporto di attività
È stato pubblicato il Rapporto di Attività di Fondazione Punto Missione, che ci permette di raccontare il lavoro svolto, i progetti sostenuti, le campagne realizzate, restituendo un’immagine fatta non solo di numeri ma di storie, relazioni, comunità, passione e professionalità di volontari e collaboratori.
“Uno strumento prezioso per riflettere sulle attività degli anni passati e sui nostri obiettivi, per proseguire sui percorsi che si sono rivelati proficui e progettare nuove strade da percorrere” afferma Tiziano Salata, presidente di Punto Missione.
Il Rapporto di Attività mira a sviluppare un dialogo con i nostri donatori e sostenitori, ma anche con gli altri stakeholders, cioè tutti i soggetti che ruotano attorno ai nostri progetti e che sono a vario titolo ad essi legati, in modo da essere sempre più ricettivi nei confronti delle esigenze delle persone, della società e dei bisogni di chi verrà dopo di noi.
“L’azione della Fondazione rispecchia il motto “Oltre i confini del cuore”, motto che a distanza di 24 anni sintetizza ancora perfettamente un approccio capace di dare coerenza ed efficacia agli interventi su bisogni conosciuti e vicini e nello stesso tempo garantire visione, apertura e disponibilità per rispondere a nuove sfide ed emergenze” conclude il Presidente Salata.
Proprio per rispondere alle tante necessità in Italia e nel mondo nel 2022 la Fondazione è stata impegnata in 15 progetti (Burundi, Colombia, Libano, Romania, Ucraina ed Italia) realizzati grazie a 16 partner e al supporto di più di 120 preziosi volontari impegnati in eventi di comunicazione raccolta fondi. Una nota merita l’intervento a favore dell’”Emergenza Ucraina” che ha visto, oltre ai contributi economici e di supporto ed accoglienza ai profughi, anche la costruzione di dissalatori a Mykolayiv e l’avvio di donne in attività di formazione e lavoro a Rodengo Saiano.
Il Rapporto Attività del 2022 vuole dunque essere uno strumento di condivisione e riflessione su quanto fatto, sugli obiettivi raggiunti grazie all’impegno di tutti gli stakeholder della Fondazione – volontari, amici, donatori, aziende, istituzioni – e tracciare bisogni e prospettive per proseguire e migliorare l’impatto positivo su persone, famiglie e comunità.