Psichiatria: aumentano i bisogni
La domanda di servizi psichiatrici dedicati all’età evolutiva non smette di correre a Brescia nemmeno durante la pandemia. I dati forniti dal servizio «Piccole Pesti», erogato dalla Cooperativa Fraternità Giovani Onlus in città, parlano chiaro: nonostante il lockdown e le difficoltà connesse a organizzare incontri a distanza con i piccoli utenti, rispetto al 2019 il servizio ha registrato un incremento di 146 giornate di presenza dei giovanissimi.
Piccole Pesti è un progetto sperimentale innovativo sviluppato per andare incontro alle esigenze neuropsichiatriche di bambini dai 5 agli 13 anni portatori di gravi disturbi esternalizzanti. In via Antica Strada Mantovana 110 a Brescia è stato creato uno spazio per aiutare le famiglie che si trovano ad affrontare disturbi comportamentali nei più piccoli come iperattività, deficit dell’attenzione, ansia sociale e fobia scolastica. Al momento, è l’unico servizio in tutta Brescia ad occuparsi di queste problematiche in questa specifica fascia d’età. Il progetto è nato nel 2015 con l’intento di intervenire precocemente, a fianco dei minori e delle loro famiglie, per promuovere il cambiamento ed evitare la cristallizzazione di situazioni e comportamenti disfunzionali (iperattività, ansia, fobie specifiche, oppositività ecc.), con conseguenze che possono ricadere sulla famiglia, sull’ambiente scolastico o sulle relazioni del bambino.
L’emergenza sanitaria ha acuito anche situazioni famigliari di fragilità educativa, culturale e sociale dove non è necessario un intervento terapeutico-riabilitativo ma è comunque importante offrire un servizio socio-educativo. Per questo motivo, Piccole Pesti ha offerto il proprio aiuto qualificato ai Servizi Sociali del Comune di Brescia attraverso il progetto “In tempo per tempo” creato appositamenteper andare incontro alle crescenti esigenze di famiglie in difficoltà. Grazie a questo progetto, Piccole Pesti ha messo a disposizione dei minori seguiti dall’assessorato 10 posti all’interno della propria struttura a Brescia. Questi posti sono destinati a minori con bisogni afferenti ad un centro diurno “tradizionale” a cui può essere garantito un intervento socio-educativo specializzato, quantomai fondamentale in un periodo di incertezza e isolamento prolungati come questo.
I numeri del 2020 degli interventi terapeutico-riabilitativi in Piccole Pesti:
1.786 giornate di presenza erogate nel 2020 (furono 1.640 nel 2019, 947 nel 2018);
33 ragazzi accolti (31 maschi, 2 femmine);
9 utenti hanno terminato positivamente il loro percorso;
10 nuovi utenti hanno avviato il loro percorso durante l’anno;
19 utenti provenienti dalla provincia di Brescia, 14 dalla città;
26 utenti inviati dalla Neuropsichiatria dell’età evolutiva degli Spedali Civili, 7 da altre fonti (assistenti sociali, scuola, conoscenza diretta del servizio);
età media: 9 anni (1 utente x 6 anni, 4 x 7anni, 4 x 8 anni, 6 x 9 anni, 4 x 10 anni, 7 x 11 anni, 4 x 12 anni, 1 x 13 anni);
In particolare, ben 14 di questi giovanissimi utenti hanno manifestato disturbi comportamentali associati a disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività.
I posti disponibili in questo centro sono 20, vi lavorano 8 operatori (6 dipendenti, 2 collaboratori).