Pronta la nuova sede della Cattolica
Dopo mesi intensi di lavoro, appesantiti dalle difficoltà create dal Covid-19, la nuova sede dell’Università Cattolica di Brescia è stata consegnata dal Gruppo Deldossi, realtà bresciana appaltatrice unica del mega cantiere. La trasformazione degli spazi dell’ex seminario diocesano a Mompiano in un ateneo moderno, valorizzato da un Campus all’avanguardia secondo il Progetto dello Studio Minelli-Viganò, è iniziata nel gennaio del 2019, con la consegna ufficiale dell’immobile nelle scorse settimane, nel rispetto dei tempi concordati con la committenza. Le ore di lavoro totali sono state 437mila, sei i subappaltatori primari, dodici quelli secondari, venti le ditte fornitrici, 14.700 i metri quadrati coperti sui quali si è intervenuto, oltre 10mila i metri quadri di verde realizzato.
Al risultato finale hanno dato il proprio rilevante contributo: 885 operai, otto architetti, 17 ingegneri, 21 geometri, oltre ad altre trenta figure professionali diverse. Il cantiere di Mompiano, che ospiterà entro il 2021 la seconda sede dell’Università Cattolica di Brescia, ha applicato nuove soluzioni tecnologiche, risultando uno degli esempi di rigenerazione urbana più interessanti e degni di nota. Il “database di cantiere” predisposto internamente alla Deldossi è stato un punto di riferimento fondamentale per il positivo andamento del progetto: “L’obiettivo – spiega l’ingegner Massimo Angelo Deldossi, amministratore unico del gruppo bresciano – è stato quello di sviluppare nel modo più efficace possibile in cantiere la Business intelligence”.
Una soluzione innovativa e performante che ha coinvolto, oltre alla stessa Università Cattolica, alcune aziende milanesi e bresciane, fornitrici di uno specifico software all’avanguardia, e TeamSystem, leader italiano nel mercato delle soluzioni digital e cloud e dei processi gestionali. Allo specifico capitolo della conversione in linguaggio Bim dei progetti, da segnalare l’apporto della Dva - D.Vision Architecture Srl di Brescia, condensato nel commento di Pietro Bianchi, socio fondatore e responsabile di commessa: “Per il cantiere in oggetto Dva ha coniugato, attraverso il coordinamento in Bim, le esigenze dei progettisti e della committenza con quelle dell’impresa. Un esempio dell’operatività bresciana anche in termini di innovazione”.
Per garantire maggior sicurezza, i controlli sono stati informatizzati con l’interfaccia del programma “Check” di Cassa edile ed Eseb, entrambi enti bresciani. L’accesso ai lavori era regolato da tornelli e sorvegliato da guardiania, con verifica dei badge con foto degli operai. Si è trattato di uno dei primi casi pilota di cantiere cognitivo. L’utilizzo di cartelle condivise su dispositivi informatici ha permesso la raccolta dei dati, l’estrapolazione e l’esame delle informazioni strategiche in modo tempestivo ed efficace. L’ufficio tecnico dell’azienda si distinse in sede d’appalto presentando un progetto di ristrutturazione all’avanguardia, che combinava soluzioni innovative e tecniche costruttive 4.0, implementando metodi e strumenti di modellazione informativa Bim per ottimizzare la gestione delle diverse fasi d’intervento.
La Deldossi ha rifunzionalizzato i volumi esistenti per creare spazi luminosi e moderni. Applicando i principi dell’economia circolare sono stati recuperati i materiali provenienti dall’abbattimento del vecchio seminario, evitando spostamenti di ingenti volumi di scarto. Un’azione che ha garantito minori emissioni nocive nell’ambiente. Tutti gli edifici che compongono il nuovo Polo universitario sono stati efficientati dal punto di vista energetico per ridurre al minimo i consumi e riqualificati a livello antisismico per garantire massima sicurezza e stabilità strutturale.
È stato realizzato un efficace isolamento termico a cappotto con pannelli speciali e rete armata. Interventi efficaci che hanno consentito al corpo nord di raggiungere la classe energetica a2 e quella a3 al corpo sud e alla palestra, ricavata recuperando la vecchia struttura adibita alla pratica sportiva. Nei nuovi spazi gli studenti della Cattolica avranno a disposizione ventinove moderne aule e diciassette laboratori, una biblioteca, aule studio, una mensa e, oltre alla palestra, altri spazi per lo sport e per il tempo libero.
“Nel ringraziare indistintamente tutte le persone che hanno partecipato a questo grande e complesso cantiere – afferma l’ingegner Deldossi – dai miei dipendenti a tutti quelli dei subappaltatori e fornitori, ricordo con particolare stima la figura del compianto geometra Giorgio Arici, responsabile dei lavori per l’Università Cattolica”.