Prevenzione del tumore al colon retto
Dal 30 novembre 2020 ATS Brescia riprende l’attività di screening per la prevenzione del tumore al colon retto dopo un periodo di sospensione legato all’emergenza Covid-19.
Uomini e donne tra i 50 e i 74 anni, categoria prevista dai protocollo regionali e ministeriali, stanno ricevendo le lettere di invito alla adesione a tale screening di primo livello.
Il riavvio vede una novità nella gestione delle procedure di screening: l’adeguamento del programma in uso prevede una interfaccia per le farmacie che possono così accedere direttamente al programma utilizzato da ATS e dalle strutture sanitarie pubbliche e private.
Grazie proprio alla collaborazione delle farmacie del territorio è possibile tracciare il percorso della provetta e verificarne la sua qualità: dalla consegna al cittadino, alla riconsegna in farmacia, dal ritiro del distributore, all’arrivo al laboratorio di analisi che individua l’eventuale presenza di sangue occulto nelle feci.
A fronte di un esito negativo ATS Brescia invia la risposta attraverso una lettera, la positività viene comunicata personalmente al telefono dagli operatori del Centro Screening con contestuale prenotazione degli approfondimenti di secondo livello.
Aderire allo screening che viene garantito gratuitamente è un’importante scelta di prevenzione, si ricorda infatti che il tumore al colon retto è la terza neoplasia per gli uomini e la seconda per le donne.
Nel corso del 2019 sono stati invitate ad aderire allo screening 195.738 persone del territorio di ATS Brescia, 98.898 sono coloro che hanno aderito (pari al 51% degli invitati). Lo scorso anno sono stati invitati al secondo livello 4.417 persone risultate positive e la loro adesione ha superato il 95%.
Le prestazioni di secondo livello vengono garantite da tutte le strutture pubbliche (ASST Spedali Civili, ASST Franciacorta, ASST Garda) e dalle strutture private accreditate (Fondazione Poliambulanza, Gruppo San Donato, Casa di Cura Villa Barbarano, Poliambulatorio Raphaël - Laudato Sì).