Poliambulanza: il Bilancio sociale
Presentata la settima edizione del rapporto che fotografa “una immagine composita e realistica dell’attività complessiva svolta nel corso del 2017”
Presentata in Poliambulanza la settima edizione del Bilancio sociale. “Le pagine che lo compongono – spiega Mario Taccolini, presidente della Fondazione – rappresentano una immagine composita e realistica dell’attività complessiva svolta nel corso del 2017 e sono la testimonianza di un impegno comunitario. In questo modo riusciamo a garantire la migliore assistenza a quanti necessitano dei nostri servizi e sono in condizioni di sofferenza e fragilità. Un bilancio retrospettivo, ma al tempo stesso capace di indicare la rotta, di orientare con responsabilità il futuro”.
I principali numeri parlano di 31.850 pazienti ricoverati per un totale di 156mila giornate di degenza, 2.800 bambini nati, 20.300 operazioni chirurgiche eseguite, 394mila prestazioni ambulatoriali e 83.900 accessi al Pronto Soccorso. “Un’attività composita – afferma il direttore generale Alessandro Signorini – che mette in luce la sanità come valore”. Un valore che per quanto riguarda il fatturato, in crescita del 2,7%, tocca i 174 milioni di euro. “A questi si aggiungono circa 5,3 milioni di attività non finanziata perché superiore al tetto di risorse contrattualizzato, ma che ci sforziamo di attuare nello spirito della missione che anima la nostra Fondazione”. La quota di investimenti ha superato i 12 milioni, la parte più significativa è andata per l’impianto di Trigenerazione e l’innovativo sistema Gamma Knife Icon, ultima frontiera tecnologica nel campo della chirurgia stereotassica. A reggere il peso delle attività sono 1.950 collaboratori: 393 medici, 860 infermieri, 268 amministrativi e tecnici non sanitari, 384 ausiliari al 92% assunti a tempo indeterminato. Ma in ambito sanitario ciò che conta non sono solo i numeri, occorre misurare esiti e performance.
“Dei 1.667 interventi annuali di chirurgia oncologica si conta lo 0% di mortalità a 30 giorni per tumore maligno del pancreas e del fegato. Oltre 3.000 sono i pazienti ricoverati nel Dipartimento Cardiovascolare, con 80 valvole aortiche sostituite e lo 0,33% di mortalità a 30 giorni. A questi aggiungiamo 4.000 ricoveri in medicina generale, 2.200 in geriatria, 3.500 in oculistica e otorinolaringoiatria, tutti con risultati superiori alla media bresciana e nazionale”.