Poliambulanza, al via il test salivare
Una piccola spugnetta che il paziente tiene in bocca per un minuto, imbevendola di saliva. È fatto così il tampone salivare su cui si esegue il test molecolare. Uno strumento dal semplice utilizzo, che non richiede la presenza di personale sanitario per l’esecuzione, diversamente da quello nasofaringeo, e che ne rappresenterebbe quindi, se fosse validato, l’alternativa ideale per lo screening di massa. Proprio con l’obiettivo di verificare l’attendibilità del test, è partita nel mese di maggio in diverse regioni italiane una fase di sperimentazione nelle scuole. Fondazione Poliambulanza è la prima nel territorio dell’ATS di Brescia a prendere parte alla sperimentazione.
“Già domani, presso l’Istituto Comprensivo di Travagliato, circa 100 bambini di 5 classi della scuola primaria saranno sottoposti a test salivare molecolare – spiega Angelo Meloni, Direttore medico di presidio e Responsabile Laboratorio Analisi di Fondazione Poliambulanza -. I tamponi dotati di spugnette, riposti nelle provette a secco, saranno poi inviati in Poliambulanza dove verranno processati, nella stessa giornata di venerdì, con metodica analoga a quella adottata per il tampone nasofaringeo. I bambini che risulteranno positivi al test dovranno poi sottoporsi anche a tampone nasofaringeo, esame di riferimento per la conferma dell’esito. A conclusione dell’attività sperimentale nelle scuole italiane, sarà possibile verificare l’attendibilità del test salivare, con enormi prospettive di impiego. Semplicità, rapidità e sicurezza renderebbero questa metodologia, già validata metodologicamente dalle Università Bicocca e Statale di Milano, adottabile in qualsiasi contesto, a partire proprio dalle scuole. Si tratterebbe di un ulteriore strumento in nostro possesso per far fronte in modo sempre più mirato ed efficace alla diffusione del virus, in contesti con grande affluenza di persone, in cui il monitoraggio per essere veloce deve avvenire in loco”.