Pnrr: il grave ritardo nazionale
L’Italia è in ritardo sul Pnrr, ma Brescia non sta facendo male, anzi, ha dato prova di efficienza: Loggia restaurata, sito migliorato, autobus elettrici in arrivo. Questi sono solo alcuni dei progetti realizzati e finanziati grazie al Next Generation Eu. Su altri invece ci troviamo ancora impantanati a causa della scarsa produttività dei ministeri competenti. Dagli investimenti per migliorare gli istituti tecnici della città, passando per la cittadella dello sviluppo sostenibile e l’Hydrogen Valley. La scelta presa sul Recovery Fund è stato un passo storico. Così l’Unione Europea ha accettato di creare debito comune per finanziare la ripresa e la resilienza dei paesi più colpiti dal Covid-19, dando prova di grande solidarietà. Ecco perché l’Italia è il Paese a cui è stata destinata la maggior quantità di fondi. Ed ecco perché Brescia, come città martire della pandemia, non può sprecare questa occasione. A differenza di altri paesi europei, il Governo italiano non ha creato una piattaforma che dia la possibilità ai cittadini di seguire l’avanzamento della realizzazione del Pnrr. Ciò nonostante, l’Osservatorio PNRR di The European House - Ambrosetti ha calcolato che ad oggi a livello nazionale, solo il 6% dei finanziamenti è stato speso e solamente l’1% dei progetti è stato completato. A Brescia la giunta uscente ha dato prova di grande trasparenza, sul sito del comune è possibile conoscere e seguire i progetti finanziati finora. Nel capitolo digitalizzazione, fondi del PNRR hanno permesso di far evolvere il sito del comune per fornire servizi importanti come la richiesta di permesso di occupazione del suolo pubblico, iscrizione al trasporto scolastico, iscrizione alla mensa scolastica, alla scuola dell’infanzia, all’asilo nido, richiesta delle agevolazioni scolastiche. I lavori per integrare questi servizi online sono in parte ancora in corso, altri sono stati già completati come l’iscrizione agli asili nido. Sono stati poi ristrutturati edifici pubblici come la stessa Loggia e la palazzina Haynau che è stato un primo passo verso la riqualificazione del Castello e delle mura. Investimenti per autobus elettrici e le colonnine elettriche che saranno in servizio entro il 2026.
“La giunta uscente ha lavorato bene sulla spesa dei fondi del Pnrr, investendo al meglio i fondi garantiti dall’Unione Europea per i comuni. Ed è un dato che merita di essere sottolineato. Affidare la gestione della città a Laura Castelletti vorrebbe dire, dare continuità a questa gestione virtuosa permettendo alla Loggia di continuare a crescere, fino a diventare un punto di riferimento nazionale; sull’urbanistica, il welfare, l’innovazione tecnologica.” spiega Caterina Avanza, consigliera politica al Parlamento europeo e candidata in Consiglio comunale per Azione. Restano tre tasti dolenti per proseguire l’implementazione del Pnrr a Brescia, bloccati dai ministeri del Governo di Giorgia Meloni. Il primo riguarda gli investimenti di 1,5 miliardi per gli istituti tecnici, gli altri due sono la cittadella dell’innovazione sostenibile e l’Hydrogen Valley, come recentemente sottolineato anche dal presidente di Confindustria Brescia Franco Gussalli Beretta.
“Il ministro Gelmini, sotto il Governo Draghi, aveva lavorato per far crescere dei percorsi Its sul territorio bresciano, firmando un protocollo d’intesa, coinvolgendo numerosi partener. Questo piano è stato presentato al ministro Valditara ma non ha ottenuto risposta e i decreti attuativi per la riforma degli Its, Its Academy, sono rimasti anch’essi lettera morta”, ha sottolineato Caterina Avanza, capolista insieme all’On. Fabrizio Benzoni per la lista Azione, Italia Viva, Piu Europa in sostegno di Laura Castelletti.