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Brescia
di REDAZIONE 20 dic 2017 08:27

Piazza Loggia: Tramonte in Italia

È stato estradato dal Portogallo uno dei due responsabili della strage di piazza Loggia, condannato in via definitiva all'ergastolo dalla Corte di Cassazione nei mesi scoresi

Maurizio Tramonte, condannato definitivamente all'ergastolo, così come Carlo Maria Maggi, per la strage di Piazza della Loggia, avvenuta a Brescia il 28 maggio 1974, è atterrato nelle scorse ore all’aeroporto di Fiumicino, proveniente dal Portogallo, dove si era rifugiato all’indomani della sentenza della Corte di Cassazione. Tramonte era stato fermato dalla polizia portoghese a Fatima. Maurizio Tramonte, insieme al medico veneziano Carlo Maria Maggi, è stato giudicato colpevole delle strage che in piazza Loggia, il 28 maggio 1974, causò la morte di 8 persone e il ferimento di oltre 100.

"Con questo passo, in ritardo e purtroppo soltanto parzialmente, rispondiamo alla domanda di giustizia dei familiari delle vittime di quell'orribile atto criminale - è stato il commento del ministro della Giustizia Andrea Orlando - . È un impegno che avevamo e sono felice che siamo riusciti a mantenerlo. Un impegno che è stato rispettato anche grazie alla cooperazione delle autorità portoghesi che voglio ringraziare".


Catturato dalla polizia portoghese con un mandato europeo, Tramonte ha trascorso gli ultimi mesi nella cella di un penitenziario di Lisbona. Sessantacinque anni e originario di Lozzo Atesino nel Padovano, in gioventù fu per diversi anni attivista del Msi. In seguito, venne reclutato dal centro servizi segreti di Padova e “Fonte Tritone”, diventò il suo nome in codice. Tuttavia, ha sempre fatto il doppio gioco, confidente dello Stato e poi presente alle riunioni dei neofascisti di Ordine Nuovo, compresa quella dove fu decisa la strage terroristica per punire gli avversari politici.


Maurizio Tramonte, entrato nell’inchiesta giudiziaria nei primi anni Novanta, negli ultimi tempi aveva lavorato nel settore immobiliare bresciano, sposandosi e ribadendo sempre la propria estraneità nella vicenda giudiziaria, nonostante fosse stata confermata la sua presenza in piazza il giorno dell’attentato.


Insieme a lui la Corte di Cassazione ha condannato al carcere a vita anche Carlo Maria Maggi, medico veneziano ed ex ispettore dell’organizzazione neofascista Ordine Nuovo. Tuttavia, Maggi a causa delle gravi condizioni di salute sta scontando la propria pena ai domiciliari.


Dopo l’arrivo a Roma Tramonte è stato rinchiuso nel carcere di Rebibbia. “Se mostrerà segni che indichino un ripensamento di quanto commesso non avrò problemi a incontrarlo” è stato il commento di Manlio Milani, portavoce della casa della Memoria e dell'associazione caduti della strage di piazza Loggia.

REDAZIONE 20 dic 2017 08:27