Per Brescia Musei un 2023 straordinario
Presentati i numeri da record dell'anno da capitale della cultura
Il 2023, anno per Brescia da Capitale della cultura si è concluso da pochi giorni, lasciando spazio a bilanci di dodici mesi che per la cultura sono stati importantissimi, dodici mesi in cui i musei della città sono stati cuore pulsante, con le Collezioni civiche bresciane sapientemente allestite nelle sale aperte gratuitamente a tutti i residenti nel Comune di Brescia, e con decine di progetti espositivi che hanno richiamato pubblico e stampa specializzata; ma anche con le nuove opere che nel 2023 sono entrate nel patrimonio collezionato da Fondazione Brescia Musei, le innumerevoli occasioni di contaminazione tra le arti con performance uniche per rileggere i tesori della città attraverso la musica, il teatro e la danza e, naturalmente, con lo straordinario cartellone cinematografico promosso dal Cinema Nuovo Eden, che ha portato a Brescia il meglio del cinema d’arte mondiale. Questo, in sintesi, il senso del bilancio la sindaca Laura Castelletti e Fondazione Brescia Musei, con la presidente Francesca Bazoli e il direttore Stefano Karadjov hanno presentato ieri.
I cinque musei del sistema gestito da Fondazione Brescia Musei hanno ospitato 316.574 visitatori nel corso dell’anno. Si tratta di un numero record per Brescia sotto ogni punto di vista: +79% rispetto al 2022 (che aveva chiuso con 177.045 visitatori complessivi), ma anche rispetto all'ultimo anno prima della pandemia Covid-19, il 2019, nel quale si erano ospitati 220.444 visitatori (rispetto a quell’annualità, dunque, una crescita del +44%). Un sistema museale, quello bresciano, che negli 8 anni di gestione da parte di Brescia Musei ha quasi triplicato la propria attrattività attraverso la valorizzazione del patrimonio bresciano (da 122.997 visitatori totali – nel 2015, anno della stipula della Concessione di valorizzazione dei musei tra Comune e Fondazione – al numero di 316.574 ingressi con cui si è concluso il 2023).
La portata dell’enorme interesse del pubblico per i progetti culturali promossi dai musei bresciani è ulteriormente espressa dal numero di visitatori nell'anno 2023 alle mostre temporanee che sono state promosse da Fondazione e Comune. In totale sono stati 112.029 visitatori alle esposizioni temporanee dotate di ingresso o bigliettazione autonoma, che portano dunque al numero record di 428.603 ospiti complessivi dell'offerta museale, permanente e temporanea, bresciana. Un numero straordinario, se si considera che anche in epoca pre-pandemica il valore massimo di accessi, sommando i visitatori museali a quelli delle mostre, era stato (nel 2018) pari a 250.907 utenti.
Nel novero dei circa 430mila visitatori registrati nel 2023 non sono inoltre compresi né i visitatori del Castello di Brescia che hanno fruito della mostra dedicata a Davide Rivalta (in totale 542.761 unità), né soprattutto i visitatori del Getty Center di Los Angeles che hanno ammirato la mostra dedicata a Giacomo Ceruti, il progetto di punta della stagione culturale bresciana che, dopo la prima tappa al Museo di Santa Giulia, è stata proposta al pubblico americano e che ha totalizzato 136.267 visitatori. Contabilizzando dunque anche questi fruitori, i progetti culturali made in Brescia Musei del 2023 hanno visto oltre un milione e centomila utenti (per la precisione 1.107.631 ingressi).
Un risultato che trova corrispondenza anche nel numero dei gruppi e delle scolaresche: sono stati 5.868 complessivamente, di cui ben 3.788 gruppi scuola, a dimostrazione del valore educativo della proposta dei musei e delle mostre bresciane, contro i 2.791 gruppi complessivi del 2022 (oltre +110%) o i 3.149 dell'ultimo anno pre-pandemico (+86%). A proposito di pubblico in formazione: oltre 1.000 sono stati i bambini che hanno preso parte a uno dei tanti camp educativi estivi o invernali proposti dalla Fondazione.
Massimo elemento di interesse nell'analisi dei dati è quello delle presenze dei cittadini bresciani nei musei. Uno degli obiettivi della Capitale della Cultura – calamitare i cittadini nei propri siti culturali – può dirsi pienamente raggiunto: dal 24 gennaio (inizio dell’applicazione della gratuità per i soli musei – non per le mostre – con l'avvio della Capitale) il numero dei visitatori residenti nel Comune di Brescia ai musei è stato complessivamente di 38.496. Va però ricordato anche che fino al 23 febbraio 2023 i musei del Castello erano già in parte gratuiti per tutti i visitatori, con l’obiettivo di promuovere il neonato Museo del Risorgimento Leonessa d'Italia e in ragione del Festival delle Luci, raggiungendo solo nei primi due mesi dell’anno, complice l'estremo interesse per questa importante novità museale, ulteriori 20.164 accessi solo al Marzoli e al Leonessa d’Italia: dato il periodo scarsamente turistico essi possono considerarsi molto probabilmente in gran parte alimentati da residenti. I quasi 59.000 visitatori bresciani complessivi (38.496 accertati dal 24 gennaio oltre ai 20.164 ai musei del Castello tra gennaio e febbraio) che hanno usufruito di queste gratuità costituiscono il 19% del totale dei visitatori complessivi dei musei. Un numero molto importante, se rapportato alla popolazione dei cittadini bresciani: circa 1 su 4 dei cittadini ha dunque frequentato i musei nell'anno della Capitale. Un dato che conforta, ma che al contempo permette di sottolineare come questa moltitudine non sia stata la sola responsabile del successo dell'offerta museale nell’anno che si è concluso, giacché l'81% degli ospiti dei musei è stata costituita da visitatori italiani o stranieri non residenti in città. Nel 2022, anno durante il quale la gratuità per i residenti vigeva solo nelle 2 settimane centrali di agosto e nella settimana tra Natale e Capodanno, i visitatori residenti che avevano approfittato della promozione erano stati 19.141: un valore che è stato triplicato, con enormi benefici per la collettività.
Con un totale di 1.363 proiezioni, il Cinema Nuovo Eden ha registrato un afflusso straordinario di spettatori, traguardando l’impressionante numero di 61.066 accessi. Questo risultato supera notevolmente l’anno 2019, il migliore pre-pandemia, che si era chiuso con 54.085 presenze. Costante poi l'impegno nell'educazione cinematografica: il Nuovo Eden ha svolto il proprio ruolo attivo organizzando nel 2023 78 proiezioni scolastiche, che hanno coinvolto circa 6.900 studenti verso i quali è stata promossa la cultura cinematografica d’arte.
Dopo avere passato in rassegna i numeri importanti delle tante mostre realizzate nel corso del 2023, Francesca Bazoli e Stefano Karadjov hanno messo in risalto quella che è l’eredità che l’anno da capitale ha lasciato ai musei bresciani: l’apertura di nuovi allestimenti e percorsi museali, avviata proprio nel gennaio 2023 con la riapertura del Cinema Nuovo Eden riqualificato e ammodernato per farne un punto di riferimento imprescindibile per i cinefili bresciani e oggi arricchito di una nuova sala da 38 posti. Un recupero che ha trasformato il cinema in un piccolo multisala d’arte.
Nel giorno della festa nei musei per la Capitale della Cultura, il 22 gennaio, è stata inaugurata la nuova sezione del Museo di Santa Giulia “L’età romana. La città”: un allestimento innovativo, improntato ai più moderni standard di accessibilità con installazioni artistiche multimediali e che propone ai visitatori un’immagine della città antica aggiornata sulla base dei più recenti studi e, soprattutto, dei risultati emersi da indagini archeologiche urbane.
Il 28 gennaio è stato infine inaugurato il nuovo Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia: completamente rinnovato nei contenuti, nell’allestimento e negli spazi; caratterizzato da un approccio fortemente narrativo; orientato alla comprensione degli avvenimenti storici allo scopo di leggere e interpretare i fenomeni della contemporaneità a partire dalla conoscenza del passato.
A giugno è stato aperto il nuovo Corridoio Unesco, una passeggiata monumentale di quasi un chilometro attraverso 2.500 anni di storia che collega in un unico percorso pedonale, aperto liberamente e gratuitamente al pubblico, l’area del Capitolium al complesso monumentale di Santa Giulia, sino a ora fruibili solo separatamente.
Tra settembre e dicembre, grazie alle opere Formiamo umanità di Valerio Rocco Orlando – parte del progetto espositivo Vite Operose commissionato dalla Guido Berlucchi in collaborazione con Fondazione Brescia Musei – e Mondo d’acciaio, parte di Isgrò cancella Brixia, a cura di Marco Bazzini e frutto della grande operazione di mecenatismo culturale di Feralpi Group, è stato arricchito il Parco delle Sculture del Viridarium, lo spazio verde del complesso monastico di Santa Giulia dedicato all’arte contemporanea dove già si trovavano opere come Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto e Untitled di Ariel Schlesinger, oltre a reperti archeologici quali sarcofagi, iscrizioni e brani di architetture della civitas romana.
Infine il nuovo ricchissimo allestimento delle sale dedicate a Giacomo Ceruti nel Museo che possiede il più importante corpus al mondo di opere dell’autore – la Pinacoteca Tosio Martinengo – esito di un triennio di valorizzazione di questo iconico maestro. Un risultato che corona un triennio dedicato alla valorizzazione della Pinacoteca, che ora può vantare diciannove opere di Ceruti, pittore degli stracci e al tempo stesso ritrattista della nobiltà, maestro della pittura del Settecento, protagonista dell’arte italiana e internazionale e, grazie ai progetti a lui dedicati, emblema di questo meraviglioso ed entusiasmante anno della cultura a Brescia.
Il 2023, come è stato sottolineato nel corso della conferenza stampa, ha visto le sale museali aperte alla contaminazione tra i linguaggi delle arti, vero e proprio fil rouge di tutta la programmazione di Brescia Musei: un ulteriore modo per leggere il patrimonio monumentale e le Collezioni in dialogo con le espressioni del contemporaneo.
“Il 2023 – ha sottolineato Laura Castelletti - è stato un anno straordinario che abbiamo vissuto a pieno dall’inizio alla fine. Nel ringraziare la Fondazione per l’ottimo lavoro svolto, voglio sottolineare come il grande investimento che Brescia sta facendo sulla cultura sia la strada maestra entro la quale vogliamo muoverci anche nei prossimi anni. Per questo confermiamo con decisione la gratuità dei musei per i residenti fino al 2028, e contemporaneamente confermiamo l’investimento di risorse nella costruzione del Piano strategico della Cultura di Brescia che, proprio dal grande successo di BgBs2023, inizia a delinearsi. A partire dalla rinnovata collaborazione con Bergamo”.
“Si conclude un anno formidabile per Fondazione Brescia Musei- è stato il commento finale di Francesco Bazoli - durante il quale sono stati espressi i livelli più alti di ricerca e approfondimento scientifico delle Collezioni e dei temi connessi alla loro valorizzazione attraverso le mostre, da un lato, e la capacità di intessere relazioni e facilitare lo sviluppo di progetti istituzionali anche all’estero - si pensi ad esempio alla grande mostra di Los Angeles - dall’altro. Fondazione Brescia Musei si conferma un Istituto di cultura innovativo nella valorizzazione del proprio patrimonio identitario”
Di bilancio “estremamente positivo sotto ogni profilo - ha parlato il direttore Stefano Karadjov - in un anno straordinario con un pubblico accertato che ha superato le 430mila unità, soltanto a Brescia, a cui aggiungere il milione scarso di utenti del Castello e i 140mila visitatori scarsi della nostra mostra dedicata a Ceruti a Los Angeles”.