Per A2A economia circolare e transizione ecologica
Presentato a Milano il Piano strategico 2024/2035 del gruppo
La transizione ecologica si conferma il fondamento della strategia del Gruppo A2A e l'economia circolare e la transizione energetica ne costituiscono i pilastri. Poggia su queste leve il Piano Strategico 2024-2035 presentato a Milano. “Guardiamo già al 2035 – commenta l'amministratore delegato, Renato Mazzoncini - anno chiave in Europa per la transizione ecologica. Il Gruppo ha dimostrato la capacità di raggiungere, anche in anticipo, importanti obiettivi industriali ed economici. Forti di questi risultati abbiamo scelto un orizzonte più ampio, per definire un traguardo intermedio rispetto al “net zero” del continente fissato al 2050”. In 12 anni saranno investiti 22 miliardi di euro, 16 in transizione energetica, i restanti 6 in economia circolare. “Il nostro obiettivo è continuare a contribuire al processo di decarbonizzazione del Paese attraverso investimenti concreti per sostenere l’elettrificazione dei consumi, lo sviluppo delle rinnovabili, la chiusura del ciclo dei rifiuti e il miglioramento dell’efficienza del ciclo idrico”.
In questo contesto di lungo periodo si inquadra anche l’operazione straordinaria da 1,2 miliardi di euro per l’ampliamento della rete elettrica, che consentirà di raggiungere un Regulatory Asset Base, parametro che identifica il valore del capitale investito netto ai fini regolatori, di 3,4 miliardi nel 2035. “Consolideremo la nostra posizione come secondo operatore italiano e tra i primi in Europa per energia elettrica distribuita. Saremo in grado di creare valore sostenibile assicurando solidità finanziaria e rendimenti ai nostri azionisti”. In un contesto che vede il cambiamento climatico, l’inquinamento e lo spreco di risorse come fattori sempre più impattanti sulla qualità della vita, si rafforza la responsabilità e l’impegno di A2A come Life Company.
“La sostenibilità continua a indirizzare la strategia anche del nuovo Piano, con l’obiettivo di generare valore, dal punto di vista ambientale, sociale ed economico-finanziario”. In tale ottica, uno dei punti chiave è quello di realizzare infrastrutture sui territori per coinvolgere e supportare persone e imprese nella transizione energetica e in modelli virtuosi di economia circolare. “La decarbonizzazione caratterizza l’intero Piano. La nostra previsione di riduzione del fattore emissivo complessivo di Gruppo è pari al 65% rispetto al valore del 2017”. Un risultato raggiungibile grazie ad azioni concrete e misurabili, come ad esempio la diminuzione della generazione da cicli combinati, l’avvio di un impianto di Carbon Capture e l’azzeramento delle emissioni “scope 2” per l’acquisto di energia. “Il terzo elemento chiave del Piano – conclude Mazzoncini - è lo sviluppo in logica future-fit, che allinea gli investimenti ai principali macrotrend di mercato e ottimizza il rischio-rendimento, puntando sui business che guideranno il futuro del settore”. I positivi risultati raggiunti si riflettono sul territorio, considerando che il comune è socio del Gruppo con una quota del 25%. “
“Da amministratrice ha affermato la sindaca di Brescia, Laura Castelletti, a margine della presentazione del bilancio di A2A - sono convinta che gli investimenti realizzati e in programma ci sosterranno nel vincere la sfida della transizione ecologica, dall’elettrificazione dei consumi (colonnine, piani a induzione, pompe di calore...), alla decarbonizzazione del teleriscaldamento, passando per la cura dell'acqua. Da azionista osservo che oggi A2a è un'azienda forte e in crescita: questo valorizza un patrimonio che è di tutti i bresciani e ci consente di avere a disposizione 75 milioni di euro di dividendi, che si trasformano in servizi per i cittadini. Ricordo che nel 2012 Brescia aveva ricevuto 11 milioni di dividendi, far crescere la società è stato merito dei manager, ma certamente anche della visione strategica che noi abbiamo dato, puntando sulla vocazione industriale e sulla svolta green”.