Pensionati contro la finanziaria
Dalle 10 alle 12 di oggi un presidio in Broletto promosso da Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil di Brescia e Valle Camonica contro la legge di bilancio e il blocco dell'indicizzazione degli assegni
È in programma dalle 10 alle 12 di oggi in Broletto il presidio indetto dai sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil per protestare contro le misure inserite nella legge di bilancio. Nel mirino dei pensionati il “raffreddamento dell’indicizzazione”, che segue Dopo 10 anni di rivalutazione bloccata degli assegni, che, per le pensioni superiori a tre volte il minimo (1.522 euro lordi mese nel 2018), può comportare una perdita da 65 a 325 euro annui lordi, a partire dal 2019 e per il resto della vita del pensionato.
Invece di ripristinare il precedente e più tutelante sistema di indicizzazione a partire dal 1 gennaio 2019, frutto di un accordo tra il Governo precedente e i Sindacati, il nuovo Esecutivo ha scelto di modificare unilateralmente e senza alcun confronto con il sindacato il sistema di rivalutazione delle pensioni, peggiorando il potere d’acquisto degli assegni.
“Le pensioni più penalizzate – si legge in un comunicato congiunto di Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil di Brescia e Valle Camonica - saranno quelle medie e non certo le più elevate, maturate dagli operai e dagli impiegati bresciani con decenni di lavoro e di contributi regolarmente versati”.
Da anni i sindacati dei pensionati chiedono che venga riconosciuto ai trattamenti pensionistici un meccanismo di rivalutazione che risponda ai reali bisogni di milioni di pensionate e di pensionati, che permetta davvero di non far perdere il potere di acquisto delle pensioni, come di fatto oggi accade. “La risposta del governo del cosiddetto cambiamento – si legge ancora nel comunicato - è colpire e fare cassa con i pensionati ancora una volta e non agire in modo forte e determinato, ad esempio, contro l’evasione fiscale”.
Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil di Brescia e Lombardia denuncianoo inoltre un complicato rapporto con la Regione dalla quale attendono risposte concrete alle problematiche degli anziani sui temi di welfare, sanità e non autosufficienza.
“Chiediamo – prosegue il comunicato - interventi concreti e abbiamo elaborato proposte su: diminuzione delle rette in Rsa, diminuzione delle liste di attesa in Rsa, aumento dei posti letto contrattualizzati in Rsa e la costituzione di un fondo regionale dedicato alla non autosufficienza”.
Queste e altre ragioni di dissenso saranno manifestare nel presidio convocato per questa mattina davanti alla Prefettura, dove una delegazione unitaria delle organizzazioni sindacali avrà modo di illustrare al prefetto Antonino Vardè i motivi del dissenso e le necessità dei pensionati.