PD: ius sanguinis? Ius soli o almeno ius scholae
"Noi del PD sosteniamo da sempre la necessità di superare il modello rigido ed escludente dello ius sanguinis nella direzione di modelli più inclusivi e aperti di ottenimento della cittadinanza, con il principale obiettivo di risolvere gli aspetti discriminatori che l'attuale legge produce sui bambini e i ragazzi che pur essendo nati in Italia e frequentando le scuole italiane, si vedono formalmente esclusi dall'appartenenza alla comunità nazionale di cui si sentono, a tutti gli effetti, parte". Inizia così il comunicato del PD cittadino con il quale si chiede di verificare quali sono le posizioni in campo in Parlamento sull'argomento dopo l'apertura di Forza Italia sul tema.
Solo nella città di Brescia abbiamo circa il 20% di frequentanti le scuole primarie e secondarie di primo grado che sono classificati come "stranieri nati in Italia", ossia più di 3.000 bambine/i che si considerano italiane/i, a cui viene insegnata l'educazione civica, ma che "la legge continua a etichettare come stranieri. Tutto ciò è un'ingiustizia per loro e un danno per l'Italia".
Il PD, come già espresso in un consiglio comunale nel marzo del 2023, chiede con il suo segretario cittadino, Roberto Cammarata, il superamento dello ius sanguinis, "considerando che è su queste giovani e giovanissime generazioni che si fondano le prospettive future di civiltà del nostro Paese. Noi continuiamo a sostenere lo ius soli (se nasci in Italia sei automaticamente italiano), ma cogliamo con favore e disponibilità l'apertura di Forza Italia verso il modello dello ius scholae (chi nasce in Italia o arriva in età scolastica può ottenere la cittadinanza al completamento di un ciclo scolastico in Italia), sebbene loro prevedano il raggiungimento del requisito minimo solo dopo il decimo anno di studi nel nostro Paese, decisamente troppo.
La soluzione migliore per dare riconoscimento e diritti a tutti coloro che oggi ne sono esclusi si raggiungerebbe, secondo noi, con una virtuosa integrazione tra questi due modelli (ius soli + ius scholae per i non nati in Italia). Vediamo se finalmente riesce a prevalere il senso di giustizia o perlomeno il buon senso in chi fino a ieri ha sempre dimostrato ottusità nel riconoscere la realtà di fatto, superando un modello ingiusto e dannoso. Se davvero ci fossero le condizioni politiche per l'approvazione in Parlamento almeno dello ius scholae, il PD non deve far mancare il suo sostegno".
@Foto Ansa/Sir