Paroleperdirlo: coop per l’autismo
“Paroleperdirlo” è il nome della cooperativa nata nel maggio 2020, durante il lockdown generale, per dare una cornice ai progetti che erano già in essere in libera professione, con un’equipe multidisciplinare numerosa e già operativa e un centro già attivo dal 2016 in attesa di trasferirsi in locali più grandi.
“La scelta della forma cooperativa – raccontano Lara Reale, Stefania Benedini e Francesca Bonetti socie fondatrici – era la migliore risposta che potevamo individuare per dare stabilità, continuità e riconoscimento ai progetti già attivi, costruiti con il lavoro di molte persone e per rispondere ai bisogni che da anni ci venivano riportati da diversi enti, pubblici e privati, famiglie e scuole”.
Perché costituirsi in un periodo così complesso, durante un lockdown che ha portato incertezze e grandi difficoltà? “Forse – rispondono le tre giovani donne – perché i bisogni non si sono fermati, anzi. Con la chiusura di tutti i servizi sul territorio per i nostri bambini e le nostre famiglie e con l’impossibilità di confronto e sostegno diretto, abbiamo sentito ancora più forte la necessità di concretezza”. E c’è di più: “Gli sforzi fatti fino a quel momento ci hanno portato a scegliere di faticare ancora un po’ con un obiettivo che ormai ci era fin troppo chiaro. Forse perché lo dovevamo alle tante famiglie che si rivolgono a noi, piene di paure, in cerca un intervento concreto e qualche speranza in un futuro possibile per i loro figli”.
È così che il 13 maggio dello scorso anno, con coraggio e responsabilità, hanno costituito la cooperativa “Paroleperdirlo” che promuove e gestisce progetti di intervento per bambini e ragazzi con diagnosi dello spettro autistico e disabilità correlate, con una gamma di servizi volti a favorire il percorso abilitativo sia attraverso una presa in carico diretta che attraverso la formazione di educatori dei contesti di vita. Tanti i servizi in essere: dall’intervento intensivo e precoce per i piccoli dai 2 anni, ai gruppi di abilità sociali per preadolescenti, dalla formazione per insegnanti, educatori e genitori alla formazione per i tecnici comportamentali specializzati che desiderano lavorare con i bambini, dai progetti sportivi in collaborazione con piscine e scuole di danza, alle consulenze a distanza per chi è lontano e non ci può raggiungere, dalla supervisione ad altri centri o ad altri professionisti dell’analisi del comportamento applicata, alla consulenza legale per garantire alle persone con autismo il diritto all’inclusione, ai trattamenti precoci e intensivi evidence-based, all’assistenza e alla previdenza. Tanti sono ancora i progetti da realizzare! Per questo la Bcc di Brescia ha devoluto proprio a “Paroleperdirlo” l’importo di 10mila euro, frutto della volontaria rinuncia dei suoi dipendenti gli omaggi natalizi, che consentirà di dar vita a buone idee che possano garantire l’accesso ad interventi di qualità per molti bimbi. Una buona notizia in un periodo in cui sono merce rara “La buona notizia – concludono – è che la costituzione della cooperativa è stato il raggiungimento di un traguardo, la fine di un percorso e l’inizio di uno nuovo con nuove consapevolezze.