Pace e cooperazione si studiano in Università
Questa mattina la presentazione del nuovo corso di laurea magistrale dell'Università degli studi di Brescia proposto in collaborazione con l'Università di Pisa
Tra i nuovi corsi che l’Università di Brescia attiva per l’anno accademico 2021/2021 c’è anche quello di “Scienze per la pace: trasformazione dei conflitti e cooperazione allo sviluppo”. Si tratta di un corso di laurea magistrale proposto in collaborazione con l'Università di Pisa, che già a partire dai primi anni Duemila aveva attivato un corso di laurea triennale in “Scienze per la Pace” a cui aveva affiancato, qualche anno dopo, anche la laurea magistrale.
Nel progetto culturale dei corsi di laurea che l’Università degli studi di Brescia ha mutuato da Pisa la pace non è interpretata come una scienza. L’obiettivo del corso, infatti, è dotare gli studenti di quella formazione interdisciplinare necessaria a comprendere il contributo delle scienze alla gestione del conflitto e alla costruzione della pace, cioè alla promozione di un contesto socio-istituzionale che riduca i costi sociali legati al conflitto e che favorisca il benessere. L’offerta formativa rappresenta un preciso e qualificato riferimento universitario nazionale per i “Peace Studies”, presenti da circa 50 anni nelle università anglosassoni e nord-europee.
Il nuovo corso di Laurea magistrale in "Scienze per la Pace: cooperazione internazionale e trasformazione dei conflitti" è caratterizzato da una marcata apertura internazionale, da una forte interdisciplinarità e da una specifica interazione fra cultura umanistica e cultura scientifica. Il Corso si propone quindi di fornire una solida formazione culturale che superi gli aspetti meramente professionalizzanti e consenta ai laureati e alle laureate di muoversi in realtà complesse con adeguati strumenti di conoscenza critica, di analisi e con specifiche capacità progettuali, realizzative e valutative.
Il Corso, che sarà ufficialmente presentato questa mattina dal rettore Maurizio Tira e dai professori Antonello Calore e Carlo Alberto Romano del Dipartimento di Giurisprudenza, è articolato in quattro percorsi consigliati: il primo è orientato alla cooperazione internazionale ed alle operazioni di costruzione e mantenimento della pace, il secondo alla Difesa civile non armata e nonviolenta, il terzo alla Protezione Civile. e il quarto alla Regolazione pacifica dei conflitti e del terrorismo
Ogni anno il corso è articolato in due semestri, ciascuno comprendente 12 settimane di attività didattica. Il numero di esami obbligatori, per ciascun percorso, è al più 11. Sono possibili periodi di tirocinio presso soggetti esterni (Organizzazioni Internazionali, Organizzazioni non governative, Enti locali e del Terzo Settore), in Italia e all’estero.