Onde magnetiche per curare l'Alzheimer
Nuove frontiere della ricerca. Una notizia positiva arriva dall'Irccs dei Fatebenefratelli. Parte un progetto con il quale si usano le stimolazioni elettromagnetiche per migliorare le funzioni cerebrali
La stimolazione magnetica transcranica è un trattamento innovativo dell’Alzheimer e a Brescia sta partendo un progetto che ha lo scopo di testarne l’efficacia nel migliorare i sintomi cognitivi di pazienti affetti da questa forma di demenza. Siamo di fronte a un approccio avanzato dell’elettroceutica in cui si usano le stimolazioni elettromagnetiche per migliorare le funzioni cerebrali: "Il trattamento non è invasivo, è personalizzato ed è mirato a riattivare la connettività dei circuiti cerebrali indeboliti dalla malattia. Inoltre, mediante la combinazione con un approccio innovativo di imaging multi-modale, sarà possibile studiare i meccanismi neurali responsabili del miglioramento clinico, con notevoli implicazioni nello studio di questa patologia" commenta la coordinatrice del proramma, Debora Brignani.
L’importanza del progetto, che è finanziato con 450mila euro e impiega giovani ricercatori non è solo scientifica: se l’intervento avrà successo, il progetto avrà un impatto immediato sulla qualità di vita dei pazienti, con importanti ricadute sui tempi e sui costi dell’erogazione dei servizi riabilitativi. Il progetto sarà svolto in collaborazione con l’IRCCS Santa Lucia di Roma e vi lavoreranno almeno 3 giovani ricercatori.