Nuova vita per la Madonna del Lino
L'ex canonica della Madonna del Lino potrebbe essere acquistata dall’Università degli Studi di Brescia. La chiesa, invece, per volere del vescovo Monari, ospiterà la piccola comunità dei cristiani copti
Chi, dalla fine di luglio, si è trovato a passare da piazza Mercato, non ha potuto non notare le impalcature che attorniano la chiesa della Madonna del Lino. La Fondazione Casa di Dio onlus, proprietaria della chiesa, come annunciato nelle scorse settimane, ha dato avvio con fondi propri al restauro del complesso che affaccia su corso Palestro. La storia della chiesa è strettamente legata alle vicende del “Pio Luogo Casa di Dio”. Era infatti il 14 agosto 1608 quando il Doge Leonardo Donato autorizzò la costruzione di “un oratorio al mercato del Lino in onore della Beata Vergine”, specificando che al termine della costruzione le elemosine avrebbero dovuto essere portate “all’hospitale della Ca’ di Dio per beneficio di quel pio luogo”.
Nel corso dei secoli si sono succeduti diversi interventi. L’ultimo, in ordine di tempo, risale al 2008 quando venne eseguito un importante consolidamento strutturale della chiesa e di una parte dell’ex canonica. Il complesso ha una posizione strategica e da tempo si parla di una trattativa fra la Fondazione e l’Università degli Studi di Brescia per dare nuova vita alla Madonna del Lino, da quasi vent’anni chiusa al pubblico.
Nello specifico, l’Università sarebbe interessata all’acquisto dell’ex canonica. Le trattative, riferiscono dalla Fondazione, sono ancora in corso. L’idea dell’Università è di adibire gli spazi da un lato in uffici e dall’altro in “foresteria” dove alloggiare studenti e docenti legati ai progetti Erasmus. Gli ospiti potrebbero così soggiornare in pieno centro città, accanto al rettorato dell’ateneo.
Nel caso in cui la trattativa dovesse andare in porto l’ex canonica verrà venduta all’Università, mentre la Fondazione manterrà la proprietà della Chiesa e della sacrestia.L’intervento in atto rappresenta, inoltre, un importante tassello nella politica di rigenerazione del Centro storico avviata dal Comune che ha già proceduto all’abbellimento di piazza Mercato.
Gli spazi della Chiesa, frutto dell'ingegno di Pietro Maria Bagnadore, per volere del vescovo Luciano, ospiteranno la comunità dei cristiani copti, ma solo una volta realizzato il restauro interno non previsto nell’attuale progetto. "Santa Maria del Lino rimarrà ancora una Chiesa, o meglio un santuario devozionale. Il Vescovo ha deciso di dare accoglienza alla piccola comunità religiosa dei cristiani copti per la loro liturgia settimanale" ha svelato don Pier Antonio Lanzoni, segretario del Collegio dei consultori della Diocesi.
L’intervento, pensato in un’ottica di rispetto e tutela dell’edificio storico, prevede il consolidamento strutturale, il miglioramento antisismico e il restauro conservativo delle facciate esterne e della copertura. Vendita o non vendita, in ogni caso, entro l’inizio della prossima primavera la Madonna del Lino avrà un nuovo volto.