Nati per leggere: una settimana dal 16 al 24
In occasione della settimana nazionale Nati per Leggere 2024, programma che quest’anno compie 25 anni, il Sistema Bibliotecario Urbano, in collaborazione con Ats Brescia e Asst Spedali Civili, Volontari per Brescia e Rete Bibliotecaria Bresciana e Cremonese, ha programmato numerose iniziative che si terranno da sabato 16 a domenica 24 novembre.
“Andiamo diritti alle storie”, questo il titolo dell’edizione 2024, proporrà incontri di approfondimento, letture animate nelle biblioteche e nei consultori della città e un Flash mob per festeggiare insieme i primi 25 anni di Nati per Leggere, in programma per sabato 23 novembre alle 10.30 sotto il portico di palazzo Loggia.
Inoltre, nella notte tra mercoledì 20 e giovedì 21 novembre, palazzo Loggia sarà illuminato di blu in occasione del 35esimo anniversario dell’approvazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Il programma
Il programma è nato ad Assisi nel novembre del 1999 durante un congresso dell'Associazione Culturale Pediatri (ACP), una delle organizzazioni fondatrici insieme al Centro per la Salute del Bambino (CSB) e l'Associazione Italiana Biblioteche (AIB).
L'idea si basava su evidenze scientifiche che sottolineavano l'importanza della lettura per lo sviluppo cognitivo e linguistico dei bambini, fin dai primi mesi di vita, portando anche alla riduzione delle disuguaglianze sociali e culturali, soprattutto nelle famiglie meno avvantaggiate.
Nel corso del 2022 a livello nazionale sono stati coinvolti:
bambini 0-6 anni contattati in biblioteca: 41.254
nuovi nati raggiunti dai pediatri: 13.150
bambini 0-6 anni contattati dai pediatri: 4.100
bambini raggiunti da altri presidi: 5.046
A Brescia dal 2018 è attiva una rete tra il Sistema Bibliotecario Urbano, il settore Servizi per l’infanzia del Comune di Brescia, Ats Brescia, Asst Spedali Civili e Fondazione Poliambulanza.
Questa stretta collaborazione si è concretizzata in numerose azioni rivolte agli operatori, ai volontari e alle famiglie, quali ad esempio:
1.Percorsi formativi per operatori e volontari sulla conoscenza del programma e degli strumenti per una comunicazione efficace con le famiglie
2.Incontri dedicati alla presentazione del programma durante i corsi di accompagnamento alla nascita, nei gruppi di sostegno all’allattamento e alla genitorialità, nelle biblioteche, negli asili nido, nei servizi educativi del Comune, in occasione di eventi pubblici
3.Incontri dedicati ai papà gestiti da bibliotecari e operatori di consultori
4.Dono del libro nelle Terapie Intensive Neonatali dell’Asst Spedali Civili e di Fondazione Poliambulanza da utilizzare come strumento, durante la degenza, per favorire l’esposizione del bambino alla voce dei genitori
5.Nella sala d’attesa del Centro Vaccinale di via Acerbi a Brescia è stato allestito un presidio Nati per Leggere, animato due volte al mese da volontarie formate che suggeriscono ai genitori la pratica della lettura condivisa in famiglia e le operatrici sanitarie invitano i genitori a utilizzare i libri durante la sosta post vaccinazione
6.Letture periodiche a gruppi nelle biblioteche
7.Progettazione dalla rete cittadina del coinvolgimento dei Punti nascita di Asst Spedali Civili per la promozione del programma
8.Attivazione di una collaborazione con Fondazione Brescia Musei con proposte culturali sempre più inclusive: visite ai musei e proiezioni cinematografiche per le mamme e i bebè in condizioni speciali di rilassatezza, accompagnate da incontri con le bibliotecarie, all'interno di "Io e te al museo" e "Al cinema con il bebè".
La valutazione di impatto nella nostra città evidenzia un costante radicamento sul territorio: le biblioteche coinvolte sono 9, mentre altri presidi coinvolti nel programma, che nel 2018 erano 28, sono passati nel 2023 complessivamente a 56.
Nel tempo anche il numero di prestiti di documenti di target prescolare, effettuato dalle biblioteche cittadine, è cresciuto costantemente passando da 6.721 documenti nel 2020 a 23.272 nel 2023.
Nel 2023 il Comune di Brescia ha effettuato un’indagine finalizzata ad analizzare le abitudini di lettura condivisa con i bambini (0-6 anni) che ha coinvolto 1.322 famiglie.
Effettuando una comparazione con i dati a livello nazionale, dall’indagine documentata nel report "Abitudini di lettura delle famiglie bresciane", emergono dei valori significativi tra i quali si segnalano:
1. Frequenza di lettura:
•Il 90,5% delle famiglie bresciane legge regolarmente con i bambini (dato nazionale 63%)
•Il 64% delle famiglie bresciane legge più di due volte a settimana (media nazionale 40%)
2. Scolarità della madre:
•A livello nazionale, le madri laureate leggono ai figli nel 37% dei casi
•A Brescia, il 60,6% delle madri che legge ai figli ha una laurea, confermando una maggiore propensione alla lettura tra le madri con titoli di studio elevati.
La salute (health) e l’alfabetizzazione (literacy) sono diritti universali e risorse fondamentali per il benessere del singolo, delle comunità e della società.
Il livello di literacy influenza quello di alfabetizzazione alla salute (Health Literacy). La lettura, infatti, consente di sviluppare la capacità critica, fondamentale per esercitare un giudizio sulle informazioni e sulle risorse relative alla salute. Una limitata Health Literacy è associata principalmente all’adozione di comportamenti a rischio per la salute e a una non corretta assunzione dei farmaci, con conseguente rischio di morte prematura e costi elevati per il sistema sanitario.
Dalla survey Health Literacy Population 2019 – 2021 emerge come il 23% del campione italiano ha un livello “inadeguato” di Health Literacy, un 35% “problematico”, un 34% “sufficiente” e un 9% “eccellente”: un dato significativo se confrontato con il campione europeo di 17 Paesi dove le cifre sono, rispettivamente, 13%, 32%, 40% e 15%.
Ats Brescia, attraverso una stretta collaborazione con il Sistema Bibliotecario Urbano, considerando la lettura quale attività potenzialmente molto ricca di benefici - a breve e a lungo termine per la salute ma anche per il miglioramento dell’Health Literacy della popolazione - promuove da anni iniziative di provata efficacia finalizzate ad aumentare non solo le conoscenze e le competenze dei singoli ma anche nel creare, all’interno dei servizi sanitari, nei servizi educativi e nei luoghi di cura, contesti nei quali sperimentare i benefici di questa pratica.
Sicuramente, nei prossimi anni, il programma Npl a Brescia potrà espandersi in altri contesti (scuole, centri per l’infanzia, realtà territoriali) e potenziare le collaborazioni locali, diffondendo sempre più la promozione del diritto alla lettura come strumento di crescita individuale e collettiva, con un’attenzione all'inclusione linguistica e culturale tramite il progetto “Mamma Lingua,” rivolto alle famiglie di madrelingua non italiana. Una delle sfide sarà mantenere il coinvolgimento delle famiglie e rendere la lettura una pratica regolare per i bambini, con l’obiettivo di stimolare il loro amore per la lettura e rafforzare i legami familiari.
@Biblioteca Ghetti