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11 nov 2022 06:43

Museo Diocesano: mostre e inclusività per il 2023

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Presentato ieri il palinsesto delle proposte messe a punto per il prossimo anno. Mostre importanti e progetti dal forte impatto sociale che faranno del "Diocesano" un museo in cui chinque possa vivere un'esperienza artistica

II Museo Diocesano di Brescia ha presentato programma pensato per il 2023, anno che vedrà la città, con Bergamo, “Capitale della cultura”. Quello messo a punto è un palinsesto fatto di iniziative che valorizzeranno il patrimonio artistico, culturale, religioso, spirituale della città, oltre a far conoscere e a dare lustro alle sue collezioni.

“Da dicembre 2022 a dicembre 2023, il Museo Diocesano di Brescia – ha affermato il direttore del Museo Diocesano Mauro Salvatore presentando il palinsesto – ha messo a punto un programma intenso che lo porterà a operare in rete con gli enti pubblici, con le istituzioni accademiche, museali, culturali, scolastiche e artistiche, con le fondazioni di erogazione, gli Istituti bancari e finanziari e con le imprese, a tessere rapporti continuativi con gli storici dell’arte, coi docenti universitari e scolastici, con gli artisti contemporanei e a lavorare strutturalmente coi giovani, investendo su di loro e beneficiando della loro visione”.

Il 2023 del Museo Diocesano di Brescia sarà preceduto, a dicembre, da due proposte di grande interesse; il 12 dicembre, s’inaugurerà la mostra che, fino al 15 gennaio, presenta due opere “ospiti” di arte antica provenienti dalla collezione di Bper Banca, realizzate da artisti bergamaschi e bresciani: l’“Annunciazione” di Giovan Battista Moroni, formatosi alla bottega di Alessandro Bonvicino, detto il Moretto (1498 circa – 1554) e la Crocifissione di Girolamo da Romano, detto il Romanino (1484 circa – 1566 circa).

Il 20 dicembre si terrà l’apertura dalla nuova collocazione dell’"Ultima cena" realizzata nel 2010 dall’artista bresciana Franca Ghitti. Si tratta di un’opera di grandi dimensioni in cui la scultura s’intreccia alla pittura, che riprende un dipinto del 1963 in cui Franca Ghitti aveva raffigurato il Cenacolo, rielaborato alla luce delle sue ultime ricerche spaziali. L’installazione vede a terra, su una lunga pagina di carta nera, tre file di coppelle di ferro che contengono una manciata di semi, alternate a due pani rotondi e dodici cucchiai, simbolo dei dodici apostoli. Ad accoglierla al Museo Diocesano sarà la sala antistante il refettorio monumentale, andando così a dialogare col suo affresco seicentesco raffigurante proprio un’ultima cena e consentendo al visitatore di ammirarla da ogni punto di vista.

Tra le iniziative in programma per il 2023, particolarmente interessante è il “Focus inclusività”, un progetto di forte impatto sociale, in collaborazione con l’Uici (Unione italiana ciechi e ipovedenti), che ruoterà attorno alla personale dello scultore non vedente, Felice Tagliaferri, in programma dal 12 gennaio al 25 giugno 2023. L’artista cesenate si distingue nel panorama contemporaneo italiano e internazionale per la potenza espressiva delle sue opere figurative create nel marmo, attraverso la sapiente manipolazione tattile del materiale, con iconografie legate al mondo religioso e descrittive della fragilità umana. Le mani dello scultore traducono nel marmo ciò che gli occhi non vedono conferendo ai lavori – generalmente a grandezza naturale o di dimensioni poco più ridotte – una restituzione del dato reale talmente precisa che l’unico modo per interiorizzarle e comprenderle è proprio attraverso l’esperienza tattile. Al Museo Diocesano di Brescia, Tagliaferri proporrà: il” Cristo riVelato” (2010), realizzato su modello del “Cristo Velato” di Giuseppe Sanmartino, conservato nella cappella Sansevero di Napoli, uno dei capolavori scultorei settecenteschi italiani, la “Pietà ribaltata” (2020) ispirata alla Pietà di Michelangelo nella basilica di San Pietro nella Città del Vaticano, dove è il figlio che tiene tra le braccia la madre esausta e la “Sacra Famiglia con bambino fragile” (2021) che vede la rivisitazione del soggetto con la presenza di un bimbo di circa 7 anni, affetto dalla Sindrome di Down. Parallelamente alla rassegna si terranno delle azioni pensate per rendere il contesto museale un nuovo spazio dedicato all’accoglienza e all’inclusività. La mostra di Felice Tagliaferri inaugurerà il Percorso al Buio, allestito in permanenza e realizzato in collaborazione con l’architetto Roberto Bertoli, insieme a Uici e Arte con Noi, con delle installazioni dedicate alle persone non vedenti e la realizzazione di una sala immersiva al buio, per un’esperienza sensoriale amplificata e totalizzante per tutti.

Il linguaggio plastico sarà inoltre approfondito attraverso due personali dedicate in primavera a Fabio Tavelli, in arte Siku, che realizza opere in marmo talmente fine da farle diventare quasi trasparenti e in estate a Rita Siragusa, che tramite il bronzo, la terracotta e altri materiali, propone di creare un tramite tra l’uomo e Dio, passato e futuro per illuminare l’attualità della speranza cristiana.

Dal 16 gennaio al 26 marzo 2023 si terrà la mostra “Abitare l’eternità. Sonia Costantini e l’icona sacra”. L’esposizione, curata da Alberto Cividati, docente di filosofia all’Istituto Cesare Arici, metterà a confronto la ricca collezione di icone di provenienza russa, realizzate tra il XVII e il XX secolo, del Museo Diocesano di Brescia con la pittura monocroma di Sonia Costantini (Mantova, 1953), ponendo in relazione le due modalità di “pittura assoluta”: la frammentazione dell’icona e il monocromo come icona. Le icone e i dipinti saranno posizionati uno di fronte all’altro, svelando la continuità e la discontinuità del loro farsi esperienza del sacro.

Il grande evento espositivo del Diocesano è in programma dall’11 marzo al 21 maggio 2023. Si tratta della rassegna “Ceruti sacro e la pittura a Brescia tra Ricci e Tiepolo”, curata da Angelo Loda, responsabile del settore storico-artistico della Soprintendenza Abap per le province di Bergamo e Brescia che analizzerà la limitata produzione di opere di carattere sacro realizzate da Giacomo Ceruti durante il soggiorno in provincia di Brescia e da altri lavori successivi e che arricchirà il percorso espositivo della rassegna dedicata al maestro settecentesco, in programma dal 14 febbraio al 28 maggio 2023, alla Pinacoteca Tosio Martinengo. La mostra sarà introdotta da una selezione di dipinti sacri dei principali artisti attivi nel territorio bresciano e bergamasco nei primi anni del Settecento, tra cui Sebastiano Ricci, Giovambattista Tiepolo, Andrea Celesti, Antonio Cifrondi, Francesco Paglia e si concluderà con una selezione di opere degli artisti operosi tra gli anni venti e gli anni quaranta quali Giuseppe Tortelli, Antonio e Angelo Paglia, Francesco Monti. La parrocchiale di Gandino (BG), che conserva una serie quasi unica di testimonianze dell’arte cerutiana, diverrà una sorta di seconda sede della mostra.

Nella seconda parte dell’anno, il Museo Diocesano di Brescia accoglierà il progetto “Equilibristi” che presenterà le opere di tre artisti quali Stefano Bombardieri, Alessandro Montanari e Cinzia Bevilacqua, che hanno deciso di collaborare tra loro e unire a forza dei loro linguaggi – scultura, fotografia, pittura – per dare vita a una mostra in cui raccontare l’instabile equilibrio che caratterizza spesso l’esistenza umana, soprattutto dopo l’esperienza della pandemia.

La rassegna, curata da Anna Lisa Ghirardi e Valentina Pedrali, si costruirà lungo tre sezioni dedicate a ciascun artista. Stefano Bombardieri proporrà Balancing in the past, un nuovo ciclo di opere dedicate alla difficile ricerca dell’equilibrio che l’essere umano compie nel percorso della propria vita, Alessandro Montanari, con Il giro del palazzo, una serie di fotografie in bianco e nero scattate durante la prima ondata della pandemia e Cinzia Bevilacqua, con Appartenere al quotidiano, una galleria di nature morte e ritratti di persone comuni e personaggi famosi, legate da un sentire comune, ovvero dalle stesse emozioni, entusiasmi e incertezze, preoccupazioni e speranze.

Tra le varie iniziative sostenute dal Museo Diocesano di Brescia si segnala “Custodi della bellezza”, un progetto che vede coinvolti 25 giovani laureati appositamente formati che accoglieranno e condurranno i visitatori a scoprire i tesori nascosti all’interno degli edifici sacri di Brescia e della sua provincia, in un percorso che comprende le chiese del centro storico di Brescia e Santa Maria della Neve a Pisogne. Custodi della bellezza è promosso e organizzato dalla parrocchia della Cattedrale di Brescia, in collaborazione con l’Unità Pastorale del centro storico di Brescia, la Federazione degli Oratori di Brescia, il Museo Diocesano di Brescia, le parrocchie della rete, l’Università Cattolica di Brescia, la Laba e l’Accademia di Belle Arti SantaGiulia.

Presente alla conferenza di presentazione del palinsesto 2023 del Museo Diocesano anche la Vicesindaco e Assessore alla Cultura di Brescia, Laura Castelletti, che ha sottolineato come il prossimo anno sia un banco di prova non solo per la collaborazione tra due città, “ma anche per la fitta e vivace rete di istituzioni culturali della città. Credo che Brescia, su questo versante, abbia fatto notevoli passi avanti negli ultimi anni, che l’occasione del 2023 ha reso ancora più incisivi. Ne è un esempio evidente e pregevole il programma di iniziative del Museo Diocesano che oggi viene presentato. Un palinsesto che, pur mantenendo al centro il patrimonio e l’identità di questa si fonda sulla partecipazione di tanti soggetti, che parla a differenti pubblici, che mette in relazione diversi luoghi. Una ricchezza che non potrà che essere apprezzata dal pubblico e lasciare semi importanti anche per gli anni a seguire”.

11 nov 2022 06:43