MCL: vivere la mostra
La Mostra Presepi 2024 a cura del Movimento Cristiano Lavoratori, ispirata quest’anno dalle parole del Salmo 36,10 “È in te la sorgente della vita” (tema anche del concorso presepi promosso dallo stesso Movimento, ndr) ha, sin dalla sua prima edizione, nel Duomo Vecchio la sua casa naturale. La chiesa, detta anche Rotonda, rappresenta uno dei più importanti esempi di architettura romanica a pianta circolare. Sormontata da una cupola emisferica, fu edificata fra l’XI e il XII secolo e conserva al proprio interno importanti opere artistiche e monumentali, come l’imponente sarcofago trecentesco del vescovo Berardo Maggi situato vicino all’ingresso e realizzato in marmo rosso di Verona con bassorilievi.
La mostra presenta una serie di diorami, ideati da don Antonio Molinè che, nel 1982, realizzò il primo prototipo. Da allora, sono entrati a far parte della tradizione presepistica. I diorami sono realizzati con scene tridimensionali collocate in scatole di legno; costruiti con basi di polistirene e gesso, dipinti con colori acrilici o terre. Possono includere figure di terracotta o legno e vengono spesso allestiti con ambientazioni naturali. La luce e i colori contribuiscono a creare un’atmosfera suggestiva, invitando l’osservatore ad immergersi nella scena. Nell’ambone destro del Duomo Vecchio è allestito il diorama “È in te la sorgente della vita”. In quest’opera, il sangue versato sulla croce si trasforma in acqua fonte di vita e di salvezza. L’Annunciazione, la Natività e la Crocifissione sono unite simbolicamente attraverso il tema della nascita e resurrezione di Gesù. Sul lato destro dello stesso ambone sono esposti 10 diorami che raffigurano gli avvenimenti narrati nei Vangeli di Luca e Matteo, dall’Annunciazione fino alla prima infanzia di Gesù. Nell’ambone sinistro trovano posto i 10 diorami messi a disposizione dall’Associazione Italiana Amici del Presepe di Verona, alcuni dei quali riproducono con realismo le vie e i monumenti della città scaligera, altri ricreano l’atmosfera dei luoghi biblici con molta cura dei particolari.
La mostra dedica, poi, una sezione ai presepi chiamati “aperti”, costruiti con polistirene, un materiale edile assai duttile che si presta ad essere inciso, creando l’effetto pietra e legno. La cura dei particolari e delle proporzioni crea un effetto molto realistico. Le ambientazioni sono di stile popolare e collocano la natività in borghi rurali o d’ispirazione palestinese, ricreando il luogo della nascita di Gesù. In mostra vi sono anche opere realizzate con legno di recupero e altre con figure di carta ispirati alla tradizione ottocentesca dei presepi di carta.
Arrivano dalla Fondazione Morcelli Repossi di Chiari, che conserva la Collezione Scalvi ricca di oltre 800 presepi, alcune opere italiane e altre che provengono dall’Africa e dall’America del Nord. Nella cripta del Duomo Vecchio è esposto un presepe composto da 12 pannelli realizzato con “Le botteghe di Sant’Eufemia della Fonte”. Nella cappella che custodisce il Tesoro delle Sante Croci sono esposte cinque sculture di pregio, realizzate in varie epoche e con materiali diversi, raffiguranti Maria e Gesù Bambino.
Complessivamente la mostra propone ai suoi visitatori 65 opere, tra presepi e diorami. Tanti arrivano dal Bresciano, altri sono giunti in Duomo Vecchio da altre parti di Italia, grazie al lavoro di conoscenza e di scambi che Mcl realizza nel corso dell’anno con il “gruppo presepi” costituito per organizzare nel migliore dei modi la mostra che, per la qualità e la varietà delle sue proposte, è diventata col passare degli anni uno degli appuntamenti irrinunciabili del Natale dei Bresciani. Oltre alla Mostra e al Concorso Presepi, che quest’anno giunge alla sua 51ª edizione, Mcl realizza presepi in angoli della città, come il portico di Palazzo Loggia, il chiostro del convento di San Francesco, il Museo Diocesano, gli Spedali Civili, la Basilica delle Grazie, la chiesa di San Zeno al Foro, quella di Santa Maria della Carità e la Cattedrale.
