Manovre per la vita in corso Zanardelli
Domenica 8 ottobre e vedrà operatori sanitari dell’Ospedale dei Bambini dell’Asst Spedali Civili in piazza per una manifestazione nazionale
L’Ospedale dei Bambini dell’Asst Spedali Civili aderisce all’evento “Le manovre per la vita” che si svolgerà domenica 8 ottobre e vedrà operatori sanitari in Corso Zanardelli dalle ore 10 alle ore 17, nell’ambito di una iniziativa nazionale che vedrà coinvolte oltre 100 piazze italiane. Istruttori medici e infermieri insegneranno gratuitamente a grandi e piccoli le manovre da effettuare in caso di ostruzione delle vie aeree e
la manovra cardio-polmonare da eseguire in caso di arresto cardiaco. Il soffocamento dovuto all’ostruzione delle vie aeree a causa di un corpo estraneo inghiottito accidentalmente o di un boccone “andato per traverso” è una delle principali cause di morte nei bambini da 0 a 3 anni.
Si tratta spesso di monete o parti di giocattolo, ma anche il cibo resta la causa principale di soffocamento: prevalgono gli alimenti troppo piccoli come arachidi, noci, mandorle e semi o gli alimenti di forma tonda (ciliegia, uva, caramelle dure o wurstel..) che in presenza di secrezioni aumentano di dimensione all’interno delle vie aeree ostruendole o che se aspirati possono ostruire completamente il passaggio dell’aria.
Come spiega il Dr. Arrighini, Direttore del Pronto Soccorso Pediatrico dell’Ospedale dei Bambini - la via respiratoria e la via digerente in un certo punto comunicano. Nel momento in cui deglutiamo si crea uno sbarramento delle vie respiratorie ad opera dell’epiglottide che, come un ponte levatoio, chiude la via respiratoria permettendo al cibo di prendere la via dell’apparato digerente. Quando questo meccanismo non funziona adeguatamente per le più svariate ragioni, può accadere che il cibo o qualsiasi altro oggetto imbocchi la via sbagliata, ovvero la via respiratoria causando la cosiddetta inalazione di corpo estraneo. A seconda della forma e dimensione del corpo estraneo, questo procederà lungo l’albero respiratorio fino a bloccarsi e determinare una ostruzione incompleta o completa.
Quando l’ostruzione è incompleta il corpo estraneo non ostruisce completamente le vie respiratorie, consentendo il passaggio di aria: in questo caso si determina come meccanismo di difesa il riflesso della tosse, con la finalità di allontanare il corpo estraneo. La tosse può portare alla risoluzione del problema oppure può accadere che l’ostruzione da incompleta si trasformi in completa, a causa dello spostamento del corpo estraneo. Quando l’occlusione delle vie respiratorie è completa il bambino non riuscirà a parlare, a tossire, a respirare, presenterà colorito scuro, il bambino più grande tenderà a portare le mani alla gola e soffocherà rapidamente se non si interverrà con le opportune manovre.
Se l’ostruzione non viene risolta prontamente, l’assenza di ossigeno al cervello porta a perdita di coscienza ed in questo caso bisognerà procedere con le manovre di rianimazione cardio-polmonare”. Gli incidenti possono capitare ovunque, a casa, a scuola, in piscina o al ristorante. L’importante è non farsi trovare impreparati. Basta infatti una semplice manovra da eseguire con le mani per riuscire a salvare un bambino in difficoltà.
È per questo che diventa fondamentale la formazione, perché sempre più persone siano adeguatamente preparate a gestire l’emergenza, a partire dalla manovra anti-soffocamento. Quasi sempre il bambino che sta male e rischia la vita non è solo, ma spesso chi è vicino a lui non sa cosa fare. “Le manovre per la vita” diventa così un’occasione preziosa in cui istruttori medici e infermieri incontreranno la popolazione offrendo informazioni ed insegnando le manovre anti-soffocamento ed il massaggio cardiaco. Basta, infatti, conoscere alcune semplici manovre per intervenire con ottime probabilità di successo.
È un evento importante, con l’obiettivo non solo di sensibilizzare, ma anche di formare sempre più persone sulla gestione delle situazioni di emergenza. Spesso i primi a prestare soccorso in caso di arresto cardiaco extra-ospedaliero o ostruzione da corpo estraneo sono proprio i familiari o i caregiver. Mamme, papà, nonni, baby-sitter, educatrici, insegnanti. Numerosi sono i casi di cronaca in cui un non sanitario contribuisce a salvare la vita ad un bambino in arresto cardiaco.