Mani Tese cerca volontari
Torna la grande campagna di raccolta fondi natalizia di Mani Tese "Molto più di un pacchetto regalo!" in collaborazione con laFeltrinelli.
Per realizzarla, Mani Tese Mani Tese cerca 200 volontari/e a Brescia (100 a Brescia città e 100 a Erbusco) che vogliano dedicare qualche ora del proprio tempo per impacchettare regali presso le Librerie Feltrinelli dal 2 al 24 dicembre 2022 e sostenere così i progetti dell’ONG a favore dell’emancipazione delle donne in Benin, Burkina Faso e Guinea-Bissau.
Sul sito www.manitese.it, nella pagine dedicate alla città di Brescia e di Erbusco è possibile visionare la lista delle librerie interessate.
Molto più di un pacchetto regalo! è un’iniziativa di sensibilizzazione e di raccolta fondi di Mani Tese realizzata in collaborazione con laFeltrinelli, che ogni anno, nel periodo prenatalizio, raccoglie fondi per realizzare progetti di sviluppo nel Sud del mondo.
“Donne al centro” è il nome della campagna 2022, giunta ormai alla sua XV edizione, che quest’anno sosterrà i progetti di Mani Tese per favorire l’emancipazione delle donne in Africa Occidentale contrastando la violenza di genere, l’abbandono scolastico delle ragazze e favorendo l’autonomia economica delle donne in tre Paesi dell’Africa Occidentale: Benin, Burkina Faso e Guinea-Bissau.
La campagna interesserà 35 città e 45 librerie in tutta Italia. In Africa troppe donne non possono decidere del proprio futuro. Su di loro pesa ancora il carico della famiglia - 1/3 delle donne ha un figlio prima dei 18 anni – che faticano a sostenere a causa della loro scarsa scolarizzazione e delle difficoltà ad accedere a opportunità lavorative.
Il 51% delle donne in ambito rurale, inoltre, vive all’interno di un nucleo familiare dove il marito prende tutte le decisioni.
L’impegno di emancipazione delle donne di Mani Tese inizia dalle più piccole, in Benin,dove l’abbandono scolastico è elevato soprattutto tra le ragazze e nelle zone rurali e rappresenta una delle prime cause dell’aumento del traffico di minori. Secondo un rapporto dell'Unicef del 2020, un/a bambino/a su due (52,2%) è coinvolto nel lavoro minorile, e quasi 4 su 10 lavorano in condizioni pericolose. L’intervento di Mani Tese coinvolge 600 ragazze nel dipartimento dell’Atacora, uno dei meno avanzati economicamente del Paese, attraverso seminari e incontri di sensibilizzazione per garantire la scolarizzazione delle bambine.
Rendere economicamente autonome le donne è un altro passo importante per permettere loro di far valere i propri diritti. Per raggiungere questo obiettivo, sempre inBenin Mani Tese è impegnata nel potenziamento delle capacità produttive e di trasformazione di prodotti della tradizione locale coinvolgendo 562 contadine in un percorso di conoscenza dell’agroecologia e accompagnando altre 527 donne nell’avvio della produzione di pomodori, okra, cavolo, fagioli, piselli e melanzane.
In Burkina Faso, Paese a basso reddito dove l’economia si basa in gran parte sull'agricoltura ma la cui produzione non soddisfa il fabbisogno delle persone, Mani Tese è impegnata da anni nel rafforzamento dell’imprenditoria femminile, attualmente nell’ambito della filiera del riso con l’avvio di 10 centri dedicati, ma anche nella produzione di pomodoro e cipolla. È inoltre impegnata nel coinvolgimento di 70 donne in un importante processo di transizione agroecologica delle loro attività agricole.
In Guinea-Bissau Mani Tese è invece impegnata nel supporto alle vittime di violenza di genere. Su 978 donne intervistate da Mani Tese che hanno indicato di avere o aver avuto un partner, 613 hanno dichiarato di aver subito violenza. Oltre al lavoro di coordinamento e sensibilizzazione con gli attori chiave per creare un contesto di prevenzione della violenza sulle donne, Mani Tese è qui impegnata a fornire assistenza educativa, psicosociale e legale alle donne ospitate in due centri di accoglienza per vittime di violenza di genere e a favorirne il loro reinserimento sociale attraverso percorsi di formazione (in sartoria e panificazione) per poterne garantire l’indipendenza economica.
A questo lavoro si affianca anche la creazione di nuove opportunità economiche per le donne, in particolare giovani e con disabilità, attraverso attività di formazione professionale, borse di studio, tirocini, apprendistati e il sostegno di microimprese femminili.