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Brescia
di MICHELE BUSI (PRESIDENTE DEL CE. DOC) 19 dic 2021 12:24

Le riflessioni di padre Giulio

“Al termine di questo tormentato anno, torna puntuale il Natale, ‘la più bella festa dell’anno’, la festa della famiglia, da celebrarsi in casa con i propri cari. Da due millenni questa radiosa festività non cessa di ispirarci sentimenti di bontà, di concordia e di pace. Ci chiediamo donde venga una così straordinaria forza spirituale. Per il credente, il Natale di Gesù Cristo è il paradossale farsi uomo di Dio, il suo entrare in comunione con noi nel tempo, il suo diventare ‘uomo per gli altri, per tutti’. Nascendo da Maria Vergine, deposto in una mangiatoia, Dio, l’Immutabile, l’Eterno, si rivela a noi come l’amore misericordioso che non ci lascia soli. La liturgia esprime la realtà imprevedibile di questo mistero che ha cambiato la storia anche con le parole bibliche per le quali ‘Dio che era ricco si fece povero per arricchire noi che siamo poveri’. Questa espressione mi sembra di grande attualità nel tempo che stiamo vivendo, tempo di grande crisi economica, politica e morale. Di quale ricchezza si tratta? Dio è proprio un ricco che si fa povero? Bisognerà intendersi sui termini: Dio è ricco sul piano dell’essere, dell’esistere; ma è assolutamente povero sul piano dell’avere, in quanto non ha e non possiede assolutamente nulla. Dio infatti, insegnano i teologi, non ha niente perché è tutto. Non ha l’esistenza perché è il proprio esistere, non ha l’amore perché è l’amore stesso in persona. (…) La povertà di Gesù, quella che egli ci domanda di condividere ora più che mai, consiste nel liberare l’uomo dal dominio delle cose”.

Queste riflessioni, dal titolo “Natale: Dio che da ricco si fa povero”, scritte per il Natale del 2011 da padre Giulio Cittadini, sono contenute nel bimestrale dell’Istituto Pro Familia, nato nel 1974 con il nome di “Lettere in Famiglia” e poi nel 1980 diventato “Vita Familiare”. Padre Giulio ha scritto su questa rivista fin dal primo numero, quasi sempre editoriali. E ha continuato a scrivervi per quarantacinque anni, fino al 2019, negli ultimi mesi di vita. Ha così redatto oltre 200 interventi su vari temi: la Chiesa, la società, i giovani, il matrimonio e la famiglia, l’educazione. Il Ce.Doc., grazie alla collaborazione con l’Istituto Pro Familia, ha iniziato a raccogliere questi scritti che mostrano un padre Giulio sempre attento a quanto avveniva nella società e nella Chiesa, con riflessioni spesso valide anche oggi. Con questo lavoro il Ce.Doc. si propone di far memoria di un sacerdote innamorato del Vangelo e animato da grande passione educativa e sociale: coloro che l’hanno conosciuto riscopriranno una voce amica, e quanti non hanno avuto la fortuna di conoscerlo incontreranno un testimone autentico di sapienza cristiana.

MICHELE BUSI (PRESIDENTE DEL CE. DOC) 19 dic 2021 12:24