Sostegno bresciano alle Ong sotto accusa
Medicus Mundi, Scaip e Svi difendono l’onestà, la trasparenza e l'efficacia degli interventi umanitari e di cooperazione internazionale e si uniscono all'associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale nella richiesta che cessi ogni generica denigrazione e diffamazione. L'intervista a Lia Guerrini
"Nonostante le notizie di reati che vengono fatte circolare finora, nessuna Ong risulta essere stata accusata dalla magistratura. Qualora la magistratura stessa dovesse rilevare elementi a suo parere tali da procedere contro alcune, la nostra ferma richiesta è che venga fatta chiarezza al più presto. Ma con la medesima enfasi oggi chiediamo che cessi immediatamente ogni forma di generica denigrazione e diffamazione a mezzo stampa per pura strumentalizzazione politica". Medicus Mundi, Scaip e Svi, tre ong bresciane, si sono schierate al fianco dell'associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale, dal Coordinamento italiano delle Ong internazionali (Cini) e da Link 2007 Cooperazione in rete nella polemica che sta tendendo banco a livello nazionale su presunti collegamenti tra le Ong presenti nel canale di Sicilia e gli scafisti che alimentano il traffico di essere umani in fuga dalle coste libiche.
In un comunicato stampa diramato ieri le tre ong bresiane hanno espresso pubblicamente e con forza il loro pieno sostegno alle realtà impegnate nei soccorsi in mare, da tempo oggetto di attacchi gravissimi e non giustificati per il solo fatto di salvare vite umane. "Nel nostro ruolo di rappresentanti di importanti reti di Ong e Organizzazioni della società civile, nel condannare la superficialità e la gravità delle citate affermazioni denigratorie delle attività umanitarie di ricerca e salvataggio delle Ong , ribadiamo - si legge nel comunicato - l’esigenza che esse siano valutate dal Parlamento italiano: per la gratuità delle accuse che contengono e per la conseguente distorta informazione mediatica. Quest’ultima rischia di minare la fiducia dei cittadini e dei nostri stessi sostenitori in merito all’onestà, la trasparenza, l’efficacia degli interventi umanitari e di cooperazione internazionale". La situazione. "Sono giorni ormai - spiega Lia Guerrini, responsabile dell'Ufficio territori delle tre Ong bresciane - che c’è una sorta di guerra mediatica nei confronti delle Ong e questo sta andando a minare anche la fiducia dei nostri sostenitori. Abbiamo deciso di aderire al comunicato stampa diramato da Aoi, l’Associazione che unisce le Ong italiane di cooperazione e solidarietà internazionale. Una presa di posizione netta senza cadere nella strumentalizzazione politica.
"Non vogliamo scendere in dettagli che riguardano soprattutto la politica. Crediamo che sia una presa di posizione che ci sta danneggiando, ci sta diffamando senza motivo. Chiediamo le prove, chiediamo che si approfondisca, ma non chiediamo che sia fatta una campagna contro solo per uscire sui giornali o per motivi di appartenenza politica". Le tre Ong bresciane hanno sempre cercato "di portare avanti la trasparenza". Non si occupano direttamente del salvataggio in mare ma hanno attive molti progetti. L'ultimo è stato aperto in Kenya e coinvolge tutte e tre le realtà: durerà tre anni e coprirà vari ambiti dal sanitario a quello formativo. Poi ci sono altri progetti in corso come in Mozambico dove si occupano di filiere alimentari e di contrasto alla malnutrizione.