Le frontiere dell'Università degli Studi
Con l'approvazione del Piano Strategico, l'Università degli Studi di Brescia ha definito obiettivi, strategie e iniziative del prossimo triennio.
Con l'approvazione del Piano Strategico, l'Università degli Studi di Brescia ha definito obiettivi, strategie e iniziative del prossimo triennio. “Nel solco tracciato finora - afferma il rettore, Maurizio Tira – puntiamo sulla diversificazione dell'offerta formativa, a conferma della volontà di crescere e di radicare sempre più la nostra presenza sul territorio. L'appeal della nostra offerta formativa è confermata dai 1.000 studenti in più rispetto allo scorso anno. L'obiettivo, di raggiungere la soglia dei 20mila iscritti nel 2025, si coniuga con quello di una Università sempre più internazionale, innovativa e nel contempo aperta e al servizio del territorio”. Tre i cardini che si intersecano e su cui poggia il piano: la didattica, innovativa non solo nell'ampliamento dell'offerta formativa, ma anche nei contenuti e nei modi in cui viene erogata, poi la ricerca, volta a migliorare la qualità e l'ampiezza del lavoro specifico dei docenti e infine l'impegno nel territorio, con le molteplici attività attente alle ricadute della didattica e della ricerca sull'economia e sulla società. “La sovrapposizione tra didattica e ricerca - spiega la coordinatrice, Grazia Speranza – esprime la convinzione che l'integrazione e l'interazione virtuosa rendano l'Università innovativa e competitiva. Sovrapponendo didattica e impegno nel territorio facciamo riferimento alle attività di formazione rivolte all'esterno. Infine, l'area di sovrapposizione tra ricerca e impegno nel territorio afferisce alle attività svolte in collaborazione con enti, imprese, istituzioni che guardano alla innovazione, alla ricerca e al trasferimento tecnologico”. Le sovrapposizioni creano i valori di sostenibilità, diversità, inclusione, partecipazione e coinvolgimento nelle decisioni, che guardano ad una Università dagli orizzonti lunghi. “Mettiamo al centro gli studenti – conclude la prof. Speranza – guidandoli nel loro percorso formativo, ma anche costruendo cittadini responsabili. Vogliamo prepararli bene al mondo del lavoro, ma anche fornire loro gli strumenti per essere in grado di affrontare le sfide del futuro in modo consapevole”.