lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Brescia
di REDAZIONE 03 mag 2018 08:21

Lavori socialmente utili per i profughi

Sottoscritto un protocollo d'intesa tra Prefettura, Comune di Brescia e Forum del Terzo settore per l'impiego degli oltre 600 richiedenti asilo presenti in città. Il loro numero è calato, come nel resto della provincia, del 20% rispetto al settembre dello scorso anno. La riduzione è effetto della contrazione degli arrivi dello scorso anno e continuata anche nei primi mesi del 2018

Dopo i numeri record del 2016, con oltre 181 arrivi e il rallentamento registrato lo scorso anno con 119mila migranti giunti sulle coste italiane, anche i primi mesi del 2018 confermano il rallentamento di questi flussi. Dal 1° gennaio al 2 maggio 2018, infatti, sono sbarcati sulle coste italiane 9.467 migranti, il 75% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. I dati sono contenuti in un comunicato stampa della Fondazione Ismu che si occupa di iniziative e studi sulla multietnicità. Questo rallentamento si è tradotto in una considerevole riduzione del numero di domande per il riconoscimento dello status di rifugiato presentate in questo primo scorcio di 2018. Secondo i dati del Ministero dell’Interno le richieste di asilo presentate al primo trimestre del 2018 nel confronto con l’analogo peridio dello scorso anno risultano dimezzate - 19mila contro 38mila - e inferiori anche a quelle registrate nel primo trimestre del 2016. Sembra dunque evidente come tale calo sia riconducibile alla considerevole diminuzione degli sbarchi.

Gli effetti del rallentamento negli arrivi si fanno sentire anche nel Bresciano, come è stato sottolineato ieri in occasione della sottoscrizione di un protocollo d’intesa rea Comune di Brescia, Prefettura e Forum del Terzo settore per l’impiego su base volontaria dei richiedenti protezione internazionale, in attività di attività di utilità sociale in favore delle comunità locali. In sostanza il protocollo è stato pensato come una sorta di strumento per favorire l’accoglienza e l’integrazione dei richiedenti asilo nelle comunità che li ospitano, attraverso lavori socialmente utili.

Si tratta di un’opportunità di cui potranno usufruire i 684 richiedenti asilo accolti nelle diverse strutture presenti nella città di Brescia e gestite dallo stesso Comune, dalla Provincia e dalle associazioni del Terzo settore.

Il protocollo d’intesa, sottoscritto dal Prefetto Annunziato Vardè, dal sindaco Emilio Del Bono e da Dante Mantovani, portavoce del Forum del Terzo settore, formalizza di fatto alcune buone pratiche già sperimentate, per esempio, al Centro Pampuri, dovei richiedenti asilo qui ospitati hanno in passato collaborato nei lavori di pulizia di parchi pubblici.

La firma sotto il protocollo è stata anche l’occasione per fare il punto sui numeri. Rispetto a un anno fa, è stato sottolineato, i profughi ospitati a Brescia sono calati del 20%, un calo analogo si registra anche sul territorio provinciale. Dai 3.800 richiedenti asilo presenti nel settembre dello scorso anno, si è passati ai meno di 3.000 degli ultimi giorni, a conferma della generale riduzione del numero degli arrivi registrata a livello nazionale.

Alta, pari al 70%, continua a essere la percentuale di respingimento delle domande per il riconoscimento dello status di rifugiato.

Il protocollo d’intesa sottoscritto tra Prefettura, Comune di Brescia e Forum del Terzo settore prevede anche l’istituzione di un tavolo tecnico di coordinamento per verificare l’attuazione degli obiettivi elencati nello stesso documento. Toccherà agli uffici del Comune di Brescia individuare i luoghi e le attività di impiego dei richiedenti protezione internazionale. Queste dovranno poi essere valutate con gli stessi richiedenti asilo e le realtà del Terzo Settore (otto quelle che in città accolgono profughi: Immobiliare sociale italiana, Il Ponte, La Rete, Puerto Escondido, Adl, Tempo Libero, Kemay e K-Pax, ndr) coinvolte nel progetto.

REDAZIONE 03 mag 2018 08:21