La Via delle Sorelle: prima eredità di BgBs 2023
Presentato ieri il cammino che unisce le due città "Capitale" della cultura
Centotrenta chilometri, trentasei comuni attraversati, due siti Unesco, otto cammini incrociati, tre aree vitivinicole. E ancora: parchi, Plis, riserve, il lago d’Iseo. Questa è la Via delle Sorelle, il cammino che unisce Brescia a Bergamo, Capitale Italiana della Cultura 2023. Tutto questo e altro ancora è “La Via delle Sorelle”, il cammino che collega le due città Immaginato da Slow Ride Italy nel luglio del 2020 su ispirazione della nomina di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, studiato e progettato nel 2021 e presentato per la prima volta a gennaio 2022 alle Istituzioni, e presentato ufficialmente ieri, come eredità stabile e sostenibile di questo anno straordinario per il territorio bresciano e quello bergamasco
I concetti chiave che hanno determinato la definizione del percorso sono infatti stati quelli di: creare una linea verde naturale tra due aree fortemente urbanizzate con la volontà di mostrarne un altro volto; entrare in contatto con gli altri cammini e sentieri a tappe presenti sul territorio come motore di sviluppo del turismo slow; attraversare bellezze ambientali o architettoniche fuori dalle classiche rotte turistiche perché vengano valorizzate. Da queste premesse è nato un cammino lento, a tappe, tra la natura, con una minima percentuale di asfalto, che unisce le due città e le loro province, per rappresentarne e valorizzarne l’identità culturale e il patrimonio naturale, con l’aggiunta delle arti visive a renderlo unico nel suo genere.
Entrato ufficialmente nel Dossier Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, il cammino è stato donato dall’Associazione Slow Ride Italy alle due città e ha ottenuto l’appoggio dei comuni attraversati: ne è nato un partenariato di Governance i cui soggetti sono, oltre l'Associazione capofila e coordinatrice del progetto, i due comuni capoluogo, le due province, i comuni attraversati dal cammino, l'Associazione Terre di Franciacorta e l’Associazione MilleMonti.
Il nome “La Via delle Sorelle” è nato su ispirazione del nuovo rapporto tra Brescia e Bergamo: città che si assomigliano, che sono vicine e che, come sorelle, possono competere o discutere, ma sono fondamentalmente unite. Da sempre definite cugine, anche per avere vissuto un particolare e triste momento storico - l’emergenza sanitaria Covid - che le ha viste tristemente protagoniste, oggi più che mai sono diventate sorelle.
Il progetto si pone come obiettivi quello di incrementare la proposta di fruizione sostenibile del territorio bresciano e bergamasco, aumentandone la percezione green e intercettando nuovi target di visitatori. Inoltre il cammino assolve in pieno ciò che l’emergenza sanitaria ha richiesto, cioè un modo nuovo di ripensare gli spazi e la socialità e di fruire i luoghi, decongestionando, destagionalizzando e allungando i periodi di permanenza.
Bidirezionale, nei suoi 130 chilometri, oltre ai due capoluoghi Brescia e Bergamo, il percorso attraversa 34 comuni, sviluppandosi sulla fascia collinare delle due città e province. Le tappe consigliate per farlo interamente sono sei, ciascuna con una media di 20-25 chilometri, ma ogni camminatore potrà comunque modulare tempo e lunghezza giornalieri in base al proprio grado di allenamento. Ogni tappa ha comunque
Intorno al cammino è stata strutturata una rete di accoglienza per dormire e mangiare. Le realtà che hanno aderito sono dislocate lungo le tappe e offriranno prezzi calmierati ai camminatori in possesso di credenziale che potrà essere richiesta direttamente sul sito. La credenziale, oltre a sostenere la manutenzione de La Via delle Sorelle, varrà come biglietto di ingresso alla Riserva del Torbiere del Sebino, a cui andranno una parte dei proventi.
La Via delle Sorelle ha una segnaletica verticale dedicata, finanziata da Regione Lombardia – Ersaf, che riporta il logo e la direzione di cammino (Bergamo o Brescia) ed è integrata da una segnaletica orizzontale (vernice rossa e blu).
La Via delle Sorelle si arricchisce grazie al dialogo e all’interazione delle arti contemporanee (arti visive, teatro, letteratura e musica), chiamate a interpretare ed esaltare i valori fondamentali: il rapporto tra uomo e natura, tra uomo e territorio, tra passato e presente. Si parte con il posizionamento di opere d’arte contemporanea permanenti lungo le tappe del Cammino, per creare il primo cantiere creativo tra due città e trasformare la Via delle Sorelle in un palcoscenico a cielo aperto.
A Brescia l’artista Massimo Uberti (Brescia, 1966), noto a livello internazionale per il suo linguaggio che utilizza la luce per plasmare e fondersi nell'identità del paesaggio, sta realizzando una grande installazione, promossa da Cherubini Spa, in green neon che dichiara “Expect more” collocata lungo Via Pusterla, a Brescia, all’interno del Vigneto omonimo della cantina Monte Rossa, il più esteso vigneto urbano d’Europa. In dialogo ideale con questo grande lavoro luminoso, è l’opera disseminata di Claudia Losi (Piacenza, 1971) nel territorio bergamasco, lungo il sentiero che da Nembro conduce alla frazione di Lonno. L’opera, a cura di Alessandra Pioselli e Ilaria Bignotti con la collaborazione di Camilla Remondina, consiste in un’installazione diffusa di piccole sculture in pietra locale che riprendono le forme ogivali allungate delle coti. Lungo l’intero Cammino, si svilupperanno in punti naturali e culturali delle tappe le installazioni tessili dell’artista Laura Renna (San Pietro Vernotico, Brindisi, 1971): grandi arazzi realizzati con circa 2000 manufatti donati dall’azione collettiva e partecipata “50 miglia - insieme nella catena umana” ideata dall’Associazione “Viva Vittoria”. Ma il Cammino intercetta anche aree già connotate per lo sguardo aperto alla relazione tra arte e natura: si pensi alla zona della Valle di Mompiano (Brescia) che da anni conduce il visitatore a riflessioni sull’ecologia attraverso installazioni artistiche dislocate nel percorso di ArteValle e che quest’anno vedrà la zona arricchirsi di nuovi interventi. Tra questi ci sarà "Nel Bosco Immagino", un progetto con numerosi partner che nel 2023 si concretizzerà in diverse azioni, tra cui la realizzazione dell'installazione di Matthias Neumann in Valle di Mompiano ed il coinvolgimento di tante realtà culturali bresciane. Sul Monte Maddalena, nell’area che il Cammino percorre, si colloca anche un nuovo progetto dell’Aab - Associazione artisti bresciani intitolato “Maddalena. Il bosco dell’arte”. L’intento è collocare opere di Land Art, introducendo una nota creativa e fiabesca sul bordo del cammino, nel bosco ceduo di proprietà comunale.
Al momento sono in corso altri progetti di ideazione da parte di artisti che stanno studiando il Cammino e, durante il 2023 e negli anni avvenire, vi interverranno. Le opere d’arte, infatti, cresceranno nel tempo, rendendolo un laboratorio dove arte, natura, cultura e produzione si intrecciano in modo virtuoso e sostenibile, inclusivo e aperto e di forte coinvolgimento.