La Tosio Martinengo si prepara a BgBs 2023
Continua il progetto di avvicinamento all'importante appuntamento culturale con l'arrivo in Pinacoteca del "Pitocco seduto" di Giacomo Ceruti
Nuove opere, prestiti eccezionali, riscoperte, progetti inediti, donazioni, per un museo sempre “nuovo”: prosegue sulla strada già imboccata da tempo la preparazione della Pinacoteca Tosio Martinengo al 2023 che vedrà Brescia, con Bergamo, Capitale della Cultura. Ai capolavori di Vincenzo Foppa, Lorenzo Lotto, Giacomo Ceruti e Domenico Ghidoni arrivati negli spazi espositivi di piazza Moretto grazie al progetto "PTM A/R" (Pinacoteca Tosio Martinengo Andata/Ritorno) se ne è affiancato begli ultimi giorni uno di Giacomo Ceruti. Si tratta del “Pitocco seduto” esposto in diretto dialogo con le opere del “Ciclo di Padernello” dello stesso artista. Grazie alla donazione di un privato l’opera, che è stata tra le prime del pittore ad essere scoperte a Brescia, torna visibile al pubblico dopo quasi settant’anni!
Con l’acquisizione la Pinacoteca, come hanno ricordato nel corso di una conferenza stampa Stefano Karadjov e Francesca Bazoli, direttore e presidente della Fondazione Brescia Musei, compie un nuovo passo verso la realizzazione del grande progetto dedicato a Giacomo Ceruti per il 2023 e dentro l’opera del maestro lombardo, di cui il museo conserva il nucleo più importante di opere esistente al mondo.
Accostabile per stile e cronologia al Ciclo di Padernello – antologia di dipinti a tema pauperistico del maestro lombardo attorno a cui, ancora oggi, in un costante lavoro di studio e ricerca, si continua a indagare – e vicino all’Incontro nel bosco, una delle tele più celebri e straordinarie del “ciclo” con cui è entrato in dialogo in Pinacoteca, il Pitocco seduto, ospitato nella Sala XII dedicata a Ceruti, prende il posto della “Lavandaia” prestato alla mostra “Pier Paolo Pasolini, Tutto è Santo - Il corpo veggente” allestita alle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma, aperta sino al 12 febbraio. La nuova acquisizione, poi, sarà parte delle opere che costituiranno la mostra “Giacomo Ceruti nell’Europa del Settecento”, a cura di Francesco Frangi, Alessandro Morandotti, Roberta D'Adda, aperta dal 14 febbraio al 28 maggio 2023 e primo grande evento espositivo di Brescia Musei per la “Capitale della cultura” e che ine luglio del prossimo anno “volerà” al Getty Center di Los Angeles.
L’opera di Ceruti, la sua figura, gli esiti delle ricerche più recenti con nuovi punti di vista su uno dei grandi protagonisti del Settecento europeo sono anche al centro di un ciclo di incontri organizzato dalla Fondazione Brescia Musei, “Poveri ma belli”, che vede protagonisti i più importanti studiosi del pittore lombardo, in un percorso di avvicinamento e scoperta alla sua arte. Gli anni maturi di Ceruti, il racconto degli abiti del tempo, tra le lacere vesti e gli splendidi tessuti da lui dipinti, l’uso delle incisioni da parte dell’artista come modello per i suoi dipinti, così come i temi della povertà e del lavoro nell’arte saranno affrontati in cinque incontri, con la guida di Roberta D’Adda, Francesco Ceretti, Alessandro Morandotti, Margherita Rosina, Luca Scarlini e Valerio Terraroli.
A sottolineare lo statuto della Pinacoteca Tosio Martinengo quale luogo di sperimentazione e di ricerca nelle arti performative contemporanee, prosegue nel 2023 il progetto avviato a marzo 2022: “PTM ARTI+”, un palinsesto di spettacoli che apre il museo alla danza contemporanea, alla musica di ricerca e al teatro di palazzo con un’attenzione particolare al pubblico giovane.
Un progetto avviato grazie a “Il Parnaso a Brescia”, format di valorizzazione del patrimonio con cui Fondazione Brescia Musei si è aggiudicata i contributi del bando Emblematici Provinciali indetto nel 2021 da Fondazione Comunità Bresciana insieme a Fondazione Cariplo e che coinvolge la Pinacoteca Tosio Martinengo nel suo forgiarne l’identità di uno spazio ricercato e innovativo al contempo.
Dal 31 gennaio al 5 febbraio 2023 protagonista, nelle sale del palazzo, sarà il teatro d’autore con una produzione realizzata da Centro Teatrale Bresciano e Fondazione Brescia Musei che affidano la creazione di tre monologhi concepiti appositamente per gli spazi della Pinacoteca al regista Claudio Autelli e al drammaturgo Fabrizio Sinisi.
Dal 3 al 5 marzo Fondazione Brescia Musei proporrà invece, in collaborazione con Fondazione Nazionale della Danza – Aterballetto, un nuovo appuntamento con la danza contemporanea, prima tra le arti ad essere andata in scena in Pinacoteca la scorsa primavera.