La solidarietà per il Congo corre sui bus
La solidarietà viaggia in bus. Il Gruppo Brescia Mobilità, di concerto con il Comune, ha messo a disposizione uno dei propri autobus e i monitor presenti in alcune pensiline della città a supporto della campagna di comunicazione della raccolta fondi promossa da Sfera Onlus. “L'associazione – spiega il presidente, Giacomo Comincioli – è attiva a Brescia dal 2011 con l'obiettivo di promuovere raccolte di beneficenza e realizzare progetti a favore di persone in condizioni di svantaggio fisico, psichico, economico, sociale e famigliare. Oggi presentiamo un nuovo e importante progetto finalizzato alla raccolta fondi da destinare all'acquisto di uno scuolabus che verrà inviato alla Maison de Paix a Kikwit, nella Repubblica Democratica del Congo e che permetterà di agevolare il trasporto dei bambini che, ogni mattina, devono compiere diversi km a piedi per raggiungere il proprio polo scolastico, mentre a pochi cm passano camion vecchi e senza manutenzione che sono spesso causa di tragici incidenti”. Il problema dei trasporti è una delle tante insufficienze di questo grande Paese. Mancano le strade e i mezzi adatti per percorrerle, senza contare che per 9 mesi all'anno non solo piove, ma diluvia.
“Alla Casa della Pace - afferma il volontario, Gianni Nicoli – grazie al progetto di Sfera e all'impegno delle suore missionarie Francescane Angeline, ben 200 bambini stanno beneficiando di un servizio scolastico di valore in una struttura funzionale e attrezzata, con insegnanti preparati e materiale didattico appropriato. Ogni intervento che possa consentire a queste persone di vivere bene nella loro terra deve essere perseguito perchè colpisce il problema alla radice”. Sono già completate sia la scuola di formazione professionale di sartoria che quella di falegnameria, poi sarà la volta delle scuole medie, della scuola agraria e della sezione informatica per tutti. In futuro si pensa di realizzare una sala polifunzionale, un ambulatorio, un centro di formazione maschile, locali destinati all'ospitalità e depositi per materiali agricoli. Si capisce come lo scuolabus messo al servizio di questi giovani in crescita costituisce un segno di grande umanità e modernità, un segno di attenzione e di promozione allo sviluppo. “Il nostro sogno – conclude il presidente Comincioli – è che questo luogo diventi un punto di riferimento formativo gioioso, famigliare e creativo, per i bambini e le mamme, per i ragazzi, per i giovani e per gli adulti. Un luogo di educazione che possa offrire profonde basi umane e cristiane, che promuova la persona nella sua crescita, nel lavoro, nell'impegno responsabile in vista del bene comune e della formazione di una società caratterizzata dalla fraternità, dall'unità e dalla pace”. Per costruire una vita degna di tale nome e di essere vissuta.