La Scuola popolare antimafia
Prenderà il via a settembre la proposta pensata per fare prendere coscienza sulla presenza del fenomeno criminoso anche nelle nostre comunità
Prenderà il via il 13 settembre a Brescia la Scuola popolare antimafia promossa da cooperativa K-Pax, , Cross (Osservatorio sulla criminalità organizzata) e dalla redazione web di “Stampo Antimafioso”, con il patrocinio delle organizzazioni sindacali provinciali, del Comune di Brescia e della Fondazione Asm. La “Scuola” è un progetto pilota proposto da un gruppo di ricercatori e collaboratori di Nando Dalla Chiesa, professore di Geopolitica e criminalità organizzata all’Università degli Studi di Milano, pensato per formare e aggregare persone impegnate a vario livello nel contrasto al fenomeno mafioso.
Tra i promotori c’è anche Alessandro Sipolo , vice presidente di K-Pax. “Da diversi anni, anche grazie alle tante iniziative estive che vedono la partecipazione di un numero sempre più alto di giovani, la sensibilità su questo tema è cresciuta – afferma e con questo anche la consapevolezza che di mafia non si può parlare come si parla di calcio”. La scuola, con le sue dodici lezioni che si protrarranno sino al mese di dicembre, “popolare” perché aperta a tutti, è nata con l’obiettivo di fare prendere coscienza a una platea sempre più vasta che quello della criminalità organizzata è un fenomeno diffuso anche al Nord, con dinamiche e modalità più subdole rispetto a quelle con cui si manifesta in altre zone del Paese. “ Non bisogna dimenticare – continua ancora Alessandro Sipoli che per anni è stato collaboratore di Nando Dalla Chiesa – che quella bresciana, è la seconda provincia lombarda dopo quella di Milano per numero di beni confiscati alla criminalità organizzata. Si tratta di un’evidenza che rende quanto mai necessaria una presa di coscienza collettiva sul fenomeno”. Quella in atto a Brescia più che un’infiltrazione è per il vice presidente di K-Pax una vera e propria colonizzazione da parte della criminalità di stampo mafioso, “un aspetto che – continua –, sfugge, al cittadino che non sia più che attento alla cronaca giudiziaria e al racconto di ciò che avviene nei tribunali”.
La sensibilità al tema non manca. Prova ne è il fatto che in pochissimi giorni i 40 posti in presenza per le lezioni in programma al Mo.Ca. sono andati esauriti e dagli 80 previsti inzialmente per il collegamento online gli organizzatori sono passati a 500. “Per partecipare alla scuola – conclude Alessandro Sipolo – non serve una preparazione specifica, salvo la volontà di conoscere”. Si tratta di quella stessa volontà che spinge un numero sempre più alto di giovani ad approfittare delle proposte estive lanciate dall’associazione Libera di don Ciotti e da altre realtà attente a far riflettere le giovani generazioni sul tema della legalità. Per informazioni: claudio.campesi@k-pax.eu.