La ricerca nascosta al Diocesano
Sino al 27 agosto la personale di Rita Ragusa
Nel chiostro e nel loggiato del secondo piano del Museo Diocesano di Brescia, in via Gasparo da Salò, fino al 27 agosto è allestita una personale di Rita Siragusa, bresciana, famiglia di origini siciliane, diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera, dal 2012 docente alla “SantaGiulia” di via Tommaseo.
“La ricerca nascosta” si compone di due parti distinte: una che comprende il grande ciliegio al centro del giardino avvolto da elementi bidimensionali che dal tronco si prolungano a terra, come fosse un sentiero, fino a raggiungere una scultura in vetroresina alta tre metri; l’altra, nel portico, che propone 45 opere inedite realizzate in diversi materiali come bronzo, alluminio, ottone, terracotta e resine create, dice l’artista, “non in un laboratorio ma in casa, negli ambienti che vivo ogni giorno, con i sentimenti del momento, giorno o notte che fosse”.
All’inaugurazione era presente Pietro Ghetti, neo presidente della Commissione Cultura del Comune di Brescia alla sua prima uscita. “Il Museo Diocesano – ha detto – è un gioiello che va fatto conoscere sempre di più e quindi ben vengano mostre come questa. L’amministrazione continuerà ad essere al fianco del sistema museale bresciano e a promuovere tutte le attività e tutte quelle iniziative che verranno proposte ai cittadini. La Commissione, da parte sua, si propone di seguire la linea intrapresa in questi ultimi anni per favorire la collaborazione tra tutte le realtà che promuovono arte e cultura in città, cercando anche di trovare novità per rendere la nostra città un punto di riferimento a livello nazionale”.
L’esposizione si origina da un percorso intimo intrapreso da Siragusa “che nasce dal conforto trovato nell’appartenenza spirituale a qualche cosa di più grande, di Divino. Un percorso sofferto e attuale – dice - dove il sentimento si evolve nella visione del fare e dove il conforto crescente della preghiera spesso diventa incessante”.
Segno di una contemporaneità sottolineata dal direttore del Museo Diocesano, Mauro Salvatore. “La scorsa settimana il Papa ha fatto un grande incontro con gli artisti rinnovando quello che aveva fatto loro papa Paolo VI. Una delle cose più belle che ha voluto dire a questi rappresentanti di varie arti contemporanee è proprio il tema della contemporaneità. Un’arte che non deve per forza raffigurare l’esistente. Oggi ormai l’esistente, attraverso la razionalità e la tecnicalità, sembra voler governare tutto. L’arte invece può svelare l’oltre, e allora questo percorso di “svelamento” da parte degli artisti contemporanei aiuta l’uomo e la donna di oggi a pensare. E a pensare maggiormente sul futuro. Per il Museo Diocesano il fatto di avere un’artista come Rita Siragusa, ma anche una serie di altre realtà che ospitiamo, ci porta in questa direzione”, ha aggiunto il direttore.
Grazie all’anno della Cultura, ha concluso Salvatore, “il museo si è molto prodigato all’aprirsi, instaurando rapporti con tutte le istituzioni, le associazioni, le università, le scuole, gli oratori e gli artisti stessi. Per fare in modo che ci fosse la “vita vissuta” al suo interno. Cosa che va ad alimentare quelle che sono le collezioni permanenti in un dialogo continuo con coloro che sono alla ricerca del bello. L’arte aiuta l’uomo e la donna a ricercare il bello”.
“La ricerca nascosta” è visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18, Ferragosto compreso. Chiuso il mercoledì. Biglietto d’ingresso 8 euro, ridotto 4 euro