La nostra città Apertamente, ultima tappa
Sabato 19 febbraio, con la visita all’associazione "Nessuno è un’isola" si conclude il viaggio proposto dalla Congrega della Carità Apostolica nei luoghi dove si cura la salute mentale
Si sta per concludere l’emozionante viaggio “La nostra città ApertaMente”, un percorso intrapreso dalla Fondazione Bonicelli Pederzani insieme alle istituzioni locali e a molte realtà del Terzo Settore per promuovere la cultura della salute mentale attraverso la scoperta dei luoghi che ne sono o ne erano simbolo e l’ascolto delle voci di chi ogni giorno vive e cura il disagio psichico.
Gli spazi custodiscono l’anima di chi li abita e li ha abitati, aprendo un dialogo fra passato, presente e futuro: in ognuna delle dieci tappe, la guida artistica Lara Contavalli, dell’associazione “Oltre il tondino”, ha introdotto i visitatori “all’ascolto” del luogo dal punto di vista storico, artistico e urbanistico, lasciando poi spazio al confronto sul tema della salute mentale tra i protagonisti e i testimoni di oggi.
Uscire, accompagnare, includere, riabilitare, donare, fare, ricostruire, ascoltare, connettere, vedere: sono i dieci passi fondamentali per passare dallo stigma alla conoscenza che accoglie. Dieci passi che abbiamo iniziato a compiere all’inizio di ottobre e che ci hanno portati oggi a uno sguardo nuovo sul disagio e sulla malattia psichica. La Fondazione Bonicelli Pederzani, amministrata dalla Congrega, è stata istituita per volere della signora Eva Pederzani con lo scopo di “provvedere al sostegno, in Brescia e provincia, dei familiari ... che assistono gli ammalati mentali, con diagnosi medica accertata”. Finalità della fondazione è però anche quella di promuovere la conoscenza – e quindi abbattere lo stigma – sulla salute mentale. Da qui il progetto, che ha raccolto una risposta entusiasta tanto dalle realtà e dalle associazioni coinvolte quanto dal pubblico.
Il ricco calendario ha toccato luoghi simbolo della cura e dell’inclusione, come l’attuale sede dell’Ats di Brescia, la Neuropsichiatria infantile dell’Asst Spedali Civili, l’Assessorato ai Servizi sociali del Comune di Brescia, la residenza Bonardi dell’ Irccs Centro S. Giovanni di Dio Fatebenefratelli, la Congrega della Carità apostolica, la cooperativa la Rete, la cooperativa sociale Fraternità Giovani, il progetto Itaca Brescia al Museo Mille Miglia, l’associazione Il Chiaro del Bosco onlus alla torre Cimabue di San Polo e, ultima tappa in programma questo sabato, l’associazione Nessuno è un’isola, con ritrovo alle 15 in piazzetta Bruno Boni.
L’esperienza ha prima incuriosito e poi coinvolto i partecipanti, centrando uno degli obiettivi del progetto: l’apertura alla e della cittadinanza sul tema della malattia mentale, superando anacronistici tabù e pregiudizi per integrarla nei servizi del territorio. Un ruolo fondamentale l’hanno svolto i familiari, la cui spesso dolorosissima esperienza li ha portati ad acquisire anche competenza da trasmettere agli altri in un rapporto di rete.
Anche la visita del 19 febbraio, come tutte le precedenti, sarà gratuita, è però consigliabile prenotarsi sul sito www.congrega.it.