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Brescia
di VANESSA FERRARI 06 apr 2023 07:45

La fragilità: il valore pedagogico

Si tratta di una dimensione tipica dell’essere umano anche se fa comodo nasconderla

Riflettevo sul significato valoriale di alcuni vocaboli che utilizziamo con frequenza in lungo e in largo, vocaboli e parole che produciamo impropriamente senza comprenderne l’autentico significato educativo, comunicativo e relazionale. Le parole hanno un enorme potere, esse veicolano significati, emozioni, relazioni. Le parole rappresentano simbolicamente ed emotivamente la realtà! Le parole hanno un peso e, se usate bene, tutto sarà meno complesso! Ci prendiamo del tempo per interrogarci sul significato reale delle parole? Ci impegniamo a capire e dare il giusto valore alle parole? Credo che, prima di progettare (gettare avanti), siano da definire gli elementi base da cui partire: le parole e i loro significati. Esse definiscono i contenuti entro cui iniziare a ipotizzare percorsi educativi inclusivi! Prima di intraprendere un percorso in generale, e soprattutto un percorso educativo con obiettivi e mète, devo buttare lo sguardo dentro la mia valigia linguistica, nel mio bagaglio di significati.

Per esempio, quando parliamo di “fragilità”, vocabolo spesso usato in campo educativo, cosa intendiamo? Qual è il suo significato? “Il bambino presenta delle fragilità nell’area comportamentale?”. Cioè? “Vi sono molte fragilità che andrebbero indagate”. Cioè? “Mi sento fragile!”. Ebbene sì! L’essere umano è fragile! Fragile come il cristallo che è facile nella rottura; se cade va in frantumi perdendo lucentezza e trasparenza, caratteristiche peculiari del cristallo. Quale significato diamo al termine “fragilità”? La fragilità è la caratteristica/condizione di un oggetto, in generale, qualcosa che si rompe con facilità. Fragilità = delicatezza. Ebbene, la fragilità è congeniale all’essere umano, ci appartiene, è nostra, potremmo dire è tipica dell’essere umano anche se fa comodo nasconderla, è comodo far finta che non sia “roba “nostra.

È naturale e umano essere fragili, sempre e a qualsiasi età. Darei alla parola fragilità un’accezione non del tutto negativa, fragile non significa essere debole, tutt’altro! Fragile vuol dire “prezioso” e ciò che è prezioso va curato con amore, con dolcezza. La fragilità non va nascosta dietro ad espressioni: “è un bambino fragile, quindi non può”; proviamo invece ad utilizzare un’altra espressione: “prendiamoci cura, è prezioso nella sua fragilità, nel suo essere!”. La fragilità non va negata quanto piuttosto protetta con cura, con amore, perché è la nostra essenza. “A volte dovremmo avere il coraggio di appiccicarci addosso un cartello con la scritta “fragile” (cit. P. Borzacchiello).

VANESSA FERRARI 06 apr 2023 07:45