La Costituzione in scena al S.Barnaba
Il 1° ottobre scorso una partecipata mattinata, con gli studenti delle classi IV e V degli istituti superiori di Brescia e provincia, sul tema della cittadinanza estiva. Emauela Citati, presidente dell’Associazione di Cultura e Ricerca “Zanardelli”, traccia un bilancio dell'esperienza
Nei giorni scorsi si è tenuta all’auditorium San Barnaba di Brescia l’iniziativa “Invito alla cittadinanza attiva. La Costituzione va in scena” nata dalla collaborazione tra Assessorato alla pubblica Istruzione del Comune di Brescia, Provincia di Brescia, Ufficio Scolastico Territoriale, Associazione di Cultura e Ricerca “Zanardelli, Associazione Ande Brescia, Anpi provinciale e Ancos. Una proposta unica nel panorama nazionale, la prima dedicata ai giovani diciottenni che grazie all’età hanno ottenuto il diritto di voto, che è stata inserita nel programma dell’edizione 2019 di LiBrixia. Emanuela Citati, presidente dell’Associazione di Cultura e Ricerca “Zanardelli”, portavoce del Consortium associativo formato da Associazione “Zanardelli”, Anpi Provinciale e Ande Brescia, che ha collaborato alla manifestazione, traccia un bilancio della giornata a cui hanno preso parte più di 400 studenti delle classi IV e V degli istituti superiori di Brescia e provincia.
Professoressa, una giornata come quella del 1° ottobre scorso non s’improvvisa. Com’è nata l’iniziativa?
L’idea è maturata nella primavera 2018 in occasione del settantesimo anniversario della Costituzione italiana. Per una serie di fortunate circostanze iniziammo a parlarne con Anpi e Ande. L’Associazione “Zanardelli”, che ha per statuto l’attenzione alla Costituzione e all’attività parlamentare, non è nuova a proposte di cultura politica. Tutte e tre le associazioni convennero che era cosa buona una manifestazione che valorizzasse i giovani diciottenni. Presentammo l’idea alle rappresentanze politiche in Loggia. Tutti dichiararono il proprio interesse. Essendo alla vigilia delle elezioni comunali, ci congedammo attendendo l’esito delle consultazioni.
Come sono andati avanti i contatti?
Con Emilio Del Bono, riconfermato sindaco, siamo tornati in argomento. Nell’autunno dell’anno scorso ci ha indirizzati all’assessorato alla Pubblica istruzione trovando un ottimo interlocutore. Al tavolo progettuale sono stati invitati l’Ufficio Scolastico Territoriale e la Provincia. Ad essi si sono aggiunte realtà legate al mondo del lavoro sensibili alla formazione: Confartigianato, Ancos e un privato che ha sponsorizzato un’edizione a tiratura limitata della Costituzione italiana.
Per la “Zanardelli” erano presenti: Mario Maviglia, la cui esperienza è stata utile nei contatti con l’UST e la sottoscritta, che ha svolto mansioni di coordinamento. Per l’Anpi provinciale è intervenuto il Presidente Lucio Pedroni, per Ande Fausta Luscia. Una collaborazione importante è stata fornita dalla dott.ssa Federica Di Cosimo dell’Ufficio Scolastico Territoriale che ha favorito in tutti i modi la partecipazione delle scuole superiori, assicurando l’alta affluenza.
Quale aspetto ha richiesto particolare attenzione?
Era nostro desiderio che la manifestazione fosse recepita come momento inclusivo per tutti i giovani delle classi IV e V di Brescia, compresi gli studenti nati da genitori stranieri che hanno ottenuto la cittadinanza italiana. Grazie a Luciano Lussignoli, componente del nostro Consiglio direttivo, abbiamo incontrato alcuni rappresentanti delle comunità straniere per incoraggiare la partecipazione delle loro ragazze e ragazzi. Tale gesto di attenzione è stato molto apprezzato ponendo le premesse per contatti futuri. Nel corso della manifestazione siamo quindi stati lieti di costatare la presenza di studenti non di origine italiana che hanno posto domande interessanti nel question time con il relatore prof. De’Andrea.
Cosa ci dobbiamo aspettare per il futuro?
Il Consortium associativo spera che la manifestazione si rinnovi nel tempo, che diventi una consuetudine e faccia scuola tra i comuni dell’interland. Noi liberali di zanardelliana memoria, crediamo importante che l’iniziativa veda la presenza dei capigruppo consiliari. Parlare ai giovani di principi democratici e partecipazione è un atto politico. Credo che il futuro di questa iniziativa dipenda dalla capacità di creare un momento di forte coesione civica, per riconoscere ai giovani l’alto ruolo di elettori, detentori di un diritto di voto faticosamente conquistato e, proprio per questo, patrimonio da condividere con tutte le forze buone della società.