La biblioteca vivente approda a Brescia

"Medici Senza Frontiere" organizza “La biblioteca vivente”, un incontro con quattro persone che hanno deciso di narrare, davanti al pubblico, sotto forma di "libro in carne ed ossa", una storia eccezionale: la loro.
L’appuntamento è per domenica 6 aprile alle 15, a palazzo Averoldi, in contrada Santa Croce 38. Anche quest’anno "i libri viventi" saranno quattro, tre di questi strettamente legati a Brescia, mentre uno, come da consuetudine, è un racconto di un operatore dell’associazione. Il primo a raccontare le sue vicende, dal titolo "Dalla ricerca alla cooperazione", sarà Silvio Caligaris, medico infettivologo, vicepresidente di Medicus Mundi (organizzazione per la cooperazione sociosanitaria internazionale) e docente di malattie tropicali all’Ospedale Civile di Brescia.
Verrà poi il turno di "La carità è una risorsa", di Suor Paola, che da una decina d’anni, tre volte a settimana, va alla stazione di Brescia a distribuire aiuti a chi ne ha bisogno. Ci va di mattina perché “per chi è senza niente - sottolinea - la colazione al mattino è molto importante: così distribuiamo latte, caffè, tè, succhi di frutta pane, biscotti. Ma le persone hanno anche bisogno di dignità: per questo troveranno da noi anche sapone per l’igiene personale e indumenti puliti”.
Seguirà Amal Baghdadi, architetto, con il "Libano tra dolore e speranza". La "Speranza" è in realtà il nome di un’associazione fondata da lei stessa, per aiutare il suo paese dopo la grandissima crisi in cui è sprofondato.
La conclusione è affidata a Martina Marchiò con "Brucia anche l’umanità", operatrice umanitaria di Msf da otto anni. La sua ultima missione è stata in Repubblica Democratica del Congo, per rispondere a diverse epidemie, fra cui Mpox. Ha lavorato anche in Bangladesh, Nigeria, Sud Sudan, Messico, Etiopia, Grecia e Brasile.
