La bellezza che cura: i musei per le fragilità
Sabato 17 febbraio ripartirà “La bellezza che cura”, progetto dedicato al welfare culturale nei Musei della città, messo a punto dal Comune e dalla Fondazione Brescia Musei in collaborazione con Paolo Gei della Zadei Clinic, ex primario di Cardiologia riabilitativa e ora laureato in Lettere e Storia dell’Arte, e promosso dalla consigliera e presidente della Commissione Servizi alla persona e Sanità del Comune di Brescia Beatrice Nardo. “La bellezza che cura. Visite guidate a Brixia. Parco archeologico di Brescia romana, per pazienti cronici e fragili, con medico accompagnatore”, dedicato a particolari fasce di pubblico con fragilità si inserisce tra le attività che Fondazione Brescia Musei rivolge ai propri pubblici per rendere il Museo un luogo inclusivo, strumento di coesione sociale, accogliente e capace di favorire l’incontro tra gli individui.
La consapevolezza di questa apertura e disponibilità dei Musei e che l’arte produca benefici alla salute psicofisica delle persone si è diffusa gradualmente non solo a livello nazionale, complici anche incontri di studio come quello tenutosi a Brescia e organizzato da Fondazione Brescia Musei in collaborazione con Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, nell’ambito dei talk internazionali Open Doors. Il Museo partecipativo oggi – Il Museo che fa star bene-, ma ampiamente anche a livello cittadino, come si registra dal numero crescente di associazioni che si rivolgono a Fondazione Brescia Musei per elaborare dei percorsi dedicati ai propri utenti.
Ne è conferma senza dubbio lo stesso numero di visite guidate che il prof. Gei ha totalizzato nel corso del 2023 e riservate a pazienti con cronicità, fragilità e status post acuzie in fase di stabilità clinica: 18 percorsi che hanno coinvolto quasi 200 persone, la cui partecipazione è stata ulteriormente agevolata grazie alla generosità di Generali Assicurazioni (Agenzia Brescia Castello) e del prof. Gei, che ha messo a disposizione le proprie competenze volontariamente, permettendo che il progetto fosse completamente gratuito per il pubblico.
Oltre a pazienti cardiopatici, oncologici e con fragilità o cronicità di varia natura, hanno partecipato alle visite anche numerose associazioni e istituti: Vomere di Travagliato, Nikolajewka di Brescia, Casa del tempo Comin di Milano, Cieli Vibranti di Brescia, Pro Loco Mompiano, Pro Loco Capriano del Colle, Mongolfiera di Brescia, Auser di Botticino e Natale Elli di Rezzato.
Il successo dell’edizione 2023 de La bellezza che cura ha assicurato la conferma del progetto anche nel 2024. La formula sarà la stessa: due volte al mese verrà proposto un percorso speciale, della durata di un’ora e mezza circa, per accompagnare i visitatori attraverso l’area archeologica di Brixia. Parco archeologico di Brescia romana e in alcuni punti del Museo Santa Giulia, con la guida di un curatore artistico, medico specialista.
Anche per il 2024 inoltre si conferma la gratuità dell’iniziativa, grazie al supporto di Fondazione Asm partner di Fondazione Brescia Musei sui molti progetti che hanno come focus principale l’inclusività dei pubblici, dai portatori di disabilità sensoriali, motorie e cognitive a persone che vivono situazioni di marginalità sociale, povertà educativa, per dare a tutti la possibilità di accostarsi al mondo dell’arte, conoscere i Musei del proprio territorio, sperimentare l’arte come catarsi – cioè il raccontarsi con strumenti non convenzionali-, stimolare la creatività, favorire la socializzazione, promuovendo azioni volte ad accrescere le opportunità di socialità e cittadinanza attiva per prevenire e contrastare i fenomeni di isolamento sociale volontario, disagio adolescenziale/giovanile.
Tra le molte iniziative curate da Fondazione Brescia Musei (laboratori con i ragazzi in carico all'USSM - Ufficio Servizio Sociale per minorenni - di Brescia, workshop con gli ospiti del dormitorio della Caritas Bergamasca condotte dalla Fondazione Bernareggi, attività con bambini affetti da disturbi dello spettro autistico o che vivono in condizioni di povertà educativa, per citarne alcuni tra i più significativi) si segnala la collaborazione con l’Ente nazionale sordi di Brescia, con cui Fondazione Brescia Musei ha realizzato specifici video nella lingua dei segni in cui una narratrice sorda racconta la storia e illustra le principali opere d’arte dei Musei Civici. I video, caricati sulla guida multimediale Easyguide attiva in ogni Museo, sono visibili gratuitamente attraverso il proprio smartphone.
Queste le altre visite in programma: 29 febbraio (16.20); 16 marzo (12); 28 marzo (16.20); 13 aprile (12.20); 18 aprile (16.20); 11 maggio (12); 23 maggio (16.20). Per partecipare è necessario prenotarsi via mail a cup@bresciamusei.com.