L'inserimento lavorativo degli ospiti dei Cas
Si è incontrato nei giorni scorsi in Prefettura il Tavolo di lavoro per definire le modalità concrete per realizzare percorsi di formazione professionale necessari per l'inserimento
Si è tenuto nei giorni scorsi in Prefettura il tavolo per individuare e favorire percorsi di inserimento lavorativo degli stranieri ospitati nei Centri di accoglienza straordinari (Cas) della provincia.
All’incontro, presieduto dal Prefetto di Brescia Maria Rosaria Laganà, hanno partecipato il Vicepresidente e il Direttore di Confindustria Brescia, rappresentanti di Questura, Ispettorato Territoriale del Lavoro, Inps e Inail, Apindustria-Confapi, Associazione Artigiani, Confartigianato, CNA, Coldiretti, Unione Provinciale Agricoltori, Confesercenti, Confcommercio, Confcooperative, Collegio Costruttori Edili, Associazione Bresciana Albergatori-Federalberghi.
Nel corso della riunione, sono state esaminate e delineate le modalità concrete per realizzare percorsi di formazione professionale e, successivamente, di inserimento lavorativo dei richiedenti asilo.
L’iniziativa è nata da una proposta formulata alla Prefettura da Confindustria Brescia, anche allo scopo di far fronte alla sempre più diffusa carenza di manodopera necessaria per il tessuto imprenditoriale bresciano.
Già nelle scorse settimane la Prefettura ha avviato una puntuale rilevazione presso i centri di accoglienza per verificare e censire i soggetti interessati a prestare attività lavorativa e le eventuali qualifiche professionali o esperienze lavorative possedute. Sulla base delle schede di rilevazione raccolte, nel numero di circa 800, Confindustria sta elaborando un data-base che verrà poi condiviso con le altre Associazioni di categoria per selezionare i soggetti da formare e avviare al lavoro.
Destinatari dell’iniziativa sono coloro che chiedono il riconoscimento dello status di rifugiato, ai quali la normativa vigente consente di prestare attività lavorativa quando sono trascorsi 60 giorni dalla presentazione della domanda di protezione internazionale alla Commissione competente, mentre l’attività di formazione può essere effettuata fin dall’arrivo in Italia.
I corsi di formazione, preliminari all’inserimento lavorativo, saranno orientati non solo a fornire le necessarie e specifiche competenze tecniche, ma anche a supportare gli stranieri nell’apprendimento della lingua italiana e in particolare della terminologia necessaria a disporre di tutte le nozioni per la piena tutela della sicurezza sul lavoro, oltre a far conoscere i concetti di base dell’educazione civica.
“E’ una iniziativa che ritengo importante - ha affermato il Prefetto Laganà - perché si fonda su una positiva sinergia tra istituzioni e associazioni di categoria e consente, al tempo stesso, di valorizzare le risorse di un territorio ricco di sana imprenditorialità e di offrire un significativo contributo per l’inserimento nel tessuto sociale e lavorativo degli stranieri che giungono nel bresciano. Sono convinta che sia una strada su cui proseguire con impegno e che porterà positivi riscontri. Ringrazio il Presidente di Confindustria Brescia e tutte le Associazioni ed Enti che hanno partecipato alla riunione di oggi offrendo ciascuno significativi contributi collaborativi”.
Il tavolo odierno costituisce sviluppo e ampliamento delle attività già avviate fin dallo scorso anno per facilitare l’inserimento lavorativo dei migranti nel settore dell’edilizia, in particolare dei corsi di formazione organizzati da Prefettura di Brescia, Ente Sistema Edilizia Brescia e Ance in attuazione del “Protocollo d’intesa” sottoscritto il 16 maggio 2022 tra i Ministeri del Lavoro e delle Politiche Sociali e dell’Interno, Ance e le Organizzazioni Sindacali.