L'inferno di Hana la yazida
Questa sera alle 18 nella biblioteca diocesana "Luciano Monari" la presentazione del romanzo di Claudia Ryan che porta a conoscenza le violenze perpetrate dall'Isis ai danni di questa minoranza che vive in Kurdistan
Questa sera alle 18, per la rassegna "La parola all'autore" la biblioteca diocesana "Luciano Monari" di via Bollani 20, in città, ospita la scrittrice Claudia Ryan per la presentazione del libro "Hana la yazida. L'inferno è sulla terra".
È il 3 agosto 2014 quando guerriglieri dell'Isis attaccano e conquistano Sinjar, piccola città dell'Iraq nordoccidentale, vicina al confine siriano. Per Hana, come per tutti gli appartenenti alla minoranza yazida, è l'inizio di un incubo. Infermiera presso l’ospedale di Duhok, viene rapita dai Daesh e poi venduta come schiava. Racconta lei stessa, una volta salva, la storia della sua fuga dai suoi aguzzini, la memoria come terapia per superare i traumi subiti. Hana la yazida si ispira alle testimonianze delle donne intervistate da Claudia Ryan nel campo Idp (Internally displaced persons) di Khanke, a Jinda Center e a Lalish, la città santa yazida, nel Kurdistan iracheno.
Nel silenzio della sua casa descrive il suo vissuto: i patimenti, ciò che ha visto, gli uomini che l'anno stuprata, l'essere trattata come una schiava e venduta al mercato, senza dignità, il rapporto con l'uomo saudita con cui ha vissuto più a lungo e da cui è riuscita a scappare, la sua fuga e la sua salvezza. La storia raccontata da Claudia Ryan, scrittrice, gionalista e insegnante di storia dell'arte, è ricca di dettagli che raccontano anche la vita nel Kurdistan che la scrittrice ha visitato e dove ha avuto modo di incontrare e intervistare alcune donne che sono riuscite a fuggire dall'Isis.
Il romanzo di Claudia Ryan tra i tanti meriti ha anche quello di fare conoscere la storia della minoranza curda dei yazidi che vivono in Kurdistan e che nella sua lunga storia è stata vittima di 72 genocidi, l'ultimo dei quali perpetrato proprio dall'Isis.