L'Avis chiama i donatori rispondono
L’Avis chiama, i donatori rispondono in maniera massiccia. E l’estate diventa eccezionale. “I nostri volontari non hanno lasciato soli i malati, dimostrandosi, una volta di più, attenti e generosi. La risposta ai nostri appelli di inizio estate è stata sorprendente e non possiamo che essere grati e soddisfatti”. Il presidente dell’Avis Provinciale di Brescia, Gabriele Pagliarini traccia, con un pizzico di orgoglio, il primo bilancio della raccolta di sangue del periodo estivo.
Periodo solitamente segnato da un calo, quasi fisiologico, delle donazioni, dovuto al caldo che, a volte, spossa i donatori, ma anche ai viaggi che frequentemente, a seconda delle zone di vacanza, comporta sospensioni per il rischio di infezioni. Già i dati relativi ai primi mesi di donazioni avevano dato una sferzata positiva ai bilanci della raccolta: aumento del 25% dei nuovi donatori (registrando oscillazioni tra il 10 e 30% a seconda delle sezioni) e incremento pari all’1,40% delle sacche, tra sangue intero e aferesi, arrivate a 31.702 – 438 in più, rispetto al secondo semestre del 2022. “E l’estate ha confermato il trend, che, per la prima volta, ha tenuto lontana l’emergenza”. Tra sangue intero e aferesi, nel mese di luglio e nella prima metà di agosto, si sono contate 7.734 sacche, 422 in più (+5,8%), rispetto allo stesso periodo del 2022, sull’intero territorio provinciale.
La percentuale di crescita sale al 9,4% riferendosi ai soli centri raccolta gestiti da Avis, che continua a mantenere come priorità la sensibilizzazione per la donazione. “Resta importante non abbassare l’attenzione anche al rientro delle vacanze – è la sollecitazione del presidente Pagliarini – pe r garantire il mantenimento delle scorte in previsione della ripresa anche delle normali attività mediche e sanitarie, in particolare gli interventi chirurgici. Il nostro impegno sarà quello di continuare a sollecitare i nostri donatori”.
