L’arte contro la violenza sulle donne
In un mondo in cui la violenza contro le donne è purtroppo un problema radicato, l’arte continua a confermarsi come mezzo potente e trasformativo. Da sempre espressione dell’anima e del vissuto collettivo, le arti visive sono diventate una voce sempre più forte per sensibilizzare, educare e promuovere il cambiamento. Nella consapevolezza che la cultura della non violenza si espande efficacemente grazie alla rete di persone e organizzazioni che, collaborando, pongono attenzione su queste tematiche, il Comune di Brescia, l’Associazione "Wall of Dolls Onlus", Korian Residenza Vittoria e il Gruppo Foppa – con il Liceo Artistico Foppa e l’Accademia di Belle Arti SantaGiulia – si sono uniti per rafforzare il messaggio e generare un impatto positivo concreto, costruendo un terreno comune per promuovere un futuro migliore, basato sul rispetto.
Lunedì 25 novembre alle ore 12.00, il Teatro del Gruppo Foppa, gremito di oltre 300 persone, è stato il palcoscenico di un momento di sensibilizzazione e condivisione dedicato a due importanti progetti artistici rivolti alla cittadinanza.
Il primo progetto è stata la presentazione della nota installazione Muro delle Bambole, ideata dall’Associazione Wall of Dolls Onlus nel 2014, portata a Brescia nel 2019 in via Gambara (tra il Giornale di Brescia e il Tribunale) e nel 2021 presso la sede di Korian Residenza Vittoria (via Calatafimi, 1). Grazie al contributo degli studenti del Liceo Artistico Foppa, guidati dai loro docenti, l’opera ha trovato nuova vita: è stata spostata nella sede del Gruppo Foppa (via Cremona, 99) e reinterpretata con una visione contemporanea, permettendo alle giovani generazioni di esprimere il loro punto di vista.
Il passaggio di testimone dell’installazione artistica da Korian Residenza Vittoria al Liceo Artistico Foppa è stato fortemente voluto dal Comune di Brescia, rappresentato da Anna Frattini, Assessora con delega alle Politiche Educative, Pari Opportunità, Politiche Giovanili e Sostenibilità Sociale. Insieme a Korian Residenza Vittoria e a Wall of Dolls Onlus Brescia, di cui è responsabile Parvinder Aoulakh, da tutti conosciuta come Pinky, si è immaginato di trasformare il Muro delle Bambole in un bene comune, da curare e gestire annualmente con il coinvolgimento di istituti, aziende o associazioni. Questo approccio collettivo mira a sensibilizzare la cittadinanza, invitandola a prendersi cura di questo simbolo e a contribuire attivamente al messaggio che rappresenta. Per questo motivo ogni anno l'installazione verrà accolta da enti diversi della città che avranno il compito di valorizzarla e curarla, diventando così un’opera d’arte diffusa. L'arte diventa così accessibile e parte integrante del tessuto sociale, interagendo con il pubblico in modo diretto, stimolando riflessioni collettive con l'obiettivo di far arrivare questo importante messaggio a tutti.
Il secondo progetto proposto dall’Accademia di Belle Arti SantaGiulia evidenzia invece l’importanza della comunicazione visiva nella promozione della cultura del rispetto, essenziale per una società moderna. Le studentesse e gli studenti del secondo e terzo anno della Scuola di Grafica hanno creato una campagna visiva di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, ispirata alla “Convenzione di Istanbul”. A partire dal 25 novembre, 33 lavori selezionati sono stati esposti in una mostra urbana allestita in vari punti della città, grazie alla collaborazione con i Consigli di Quartiere. Le affissioni e installazioni visive hanno trasformato gli spazi pubblici in luoghi di riflessione, coinvolgendo attivamente i cittadini e invitandoli a partecipare a un dialogo fondamentale per il cambiamento sociale.
"Oggi celebriamo un momento di grande significato: il passaggio di Wall of Dolls, simbolo di denuncia contro la violenza di genere, dalla Residenza Vittoria al Gruppo Foppa. In Residenza Vittoria, Wall of Dolls è stato un simbolo vivo, che ha trovato un luogo di riflessione e memoria. Ma oggi, insieme all’Assessora Anna Frattini, abbiamo deciso di ampliare ancora di più il suo impatto. Da ora, il muro sarà itinerante, viaggerà attraverso le istituzioni della nostra città, perché il suo messaggio possa raggiungere quante più persone possibile. Il primo passo di questo viaggio è il Gruppo Foppa, luogo in cui il futuro della nostra comunità si sta formando: i giovani. È proprio tra loro che “Wall of Dolls” troverà nuova vita, stimolando consapevolezza e responsabilità in chi un domani avrà il compito di costruire una società più giusta e rispettosa.
Questo passaggio di testimone non è una fine, ma un inizio. È il simbolo di una responsabilità condivisa tra istituzioni, associazioni e cittadini, che non si limita a una giornata, ma si rinnova ogni giorno, nelle scelte e nei valori che portiamo avanti.
Wall of Dolls non smette di parlare, non smette di denunciare e non smette di ricordarci che c’è ancora tanto da fare. E oggi, con questo passaggio, affidiamo alle mani delle nuove generazioni il compito di custodire e diffondere il suo messaggio.", ha condiviso Laura Linetti, Direttore di Korian Residenza Vittoria
“Il Gruppo Foppa ha accettato la sfida di reinterpretare e accogliere il Muro delle Bambole, così come di collaborare al progetto di comunicazione visiva del Comune di Brescia con grande responsabilità, nella consapevolezza che l’eliminazione della violenza contro le donne, e di ogni forma di violenza, necessita di processi di educazione e formazione al rispetto dell’altro dai quali i contesti scolastici e accademici non possono esimersi.”, ha affermato Benedetta Albini, Direttore organizzativo e delle risorse umane di Gruppo Foppa.