L'agricoltura al centro del futuro
L'agricoltura sarà al centro della Lombardia del futuro? Quali sono le sfide e le opportunità che la prima regione agricola d'Italia deve affrontare e può cogliere per garantire produttività e livelli occupazionali? Alcune risposte sono venute nel corso dell'incontro organizzato da Coldiretti che ha visto la presenza tra gli altri del Ministro dell'economia e finanze, Giancarlo Giorgetti e del presidente nazionale, Ettore Prandini. “L'agricoltura - spiega il ministro – spesso si scontra con le direttive che vengono dall'alto. È importante che il Governo difenda l'interesse nazionale, salvaguardando i nostri prodotti. Poi ci sono aspetti naturali che preoccupano. L'acqua è a tutti gli effetti un bene economico, deve diventare un tema di rilevanza strategica, fondamentale per la sopravvivenza della nostra economia”.
La formazione e l'innovazione tecnologica sono gli strumenti per affrontare le sfide dei tempi. “Il nostro mondo – afferma Prandini – è stato negli ultimi anni fortemente penalizzato. Con il Covid e l'evento bellico abbiamo capito ancora una volta che l'agricoltura è fondamentale, soprattutto se vogliamo dare delle risposte in termini non solo economici, ma anche sociali. Il cibo non può essere una cosa elitaria, ma deve dare la possibilità a tutti di mangiare e mangiare bene, senza distinzione di ceto sociale”. Uscire dalla retorica che l'agricoltura e la zootecnia siano un problema per il territorio e l'ambiente.
“Ricordiamoci - prosegue il presidente – che oltre che in pianura se non avessimo anche nelle aree collinari e montane imprese agricole, oggi sarebbero aree abbandonate con enormi danni in termini idrogeologici. Il ruolo dell'imprenditore agricolo di presidio territoriale lo facciamo gratuitamente a favore della collettività e della società”. L'agricoltura è un modello di società da salvaguardare, un mondo radicato su principi e valori. “Il nostro modello di società – conclude Prandini – è legato alla storia, alla cultura, alle tradizioni, alle filiere gastronomiche. In quel mondo ci sono i valori che nessuno può minimamente copiarci e imitarci. Il nostro dovere è di difenderlo, per non giocarci il futuro”.