Insiemeinaffido: sguardo collettivo sulla riforma
Nel 2023 si celebra il 40° anno dall’approvazione della Legge 184/1983, che regolamenta il tema dell’affido all’interno del nostro ordinamento giuridico. Per evidenziare tale ricorrenza, che cade in occasione dell’anno di Brescia e Bergamo Capitali Italiane della Cultura e del 18° anniversario dalla propria fondazione, il Coordinamento Famiglie Affidatarie organizza un Convegno dal titolo "Insieme in Affido", per riflettere sull'accoglienza familiare a Brescia e proporre uno sguardo collettivo alla riforma della giustizia minorile in atto.
Il Coordinamento Famiglie Affidatarie (Cfa) è un'associazione di promozione sociale di secondo livello che riunisce alcune associazioni che, sul territorio bresciano, si occupano di affido e sostegno familiare. Il suo principio ispiratore è il diritto del minore a “vivere in una famiglia”, nella convinzione che crescita e benessere dei minori siano responsabilità di tutta la società civile. Tale pensiero fondante è reso operativo tramite attività di sensibilizzazione, formazione, sostegno e accompagnamento alle famiglie affidatarie e accoglienti.
L’ultimo Convegno realizzato a Brescia sul tema dell’affido risale al 23 marzo 2018: negli ultimi cinque anni molte cose sono cambiate e si rende necessario un nuovo momento di aggiornamento e riflessione collettiva. La scelta della tematica del Convegno, di massima attualità in merito al contesto socio-politico del nostro Paese, trae origine dal processo di riforma della giustizia minorile che ha preso avvio nel mese di settembre 2021 (con l’approvazione del Disegno di legge delega n. 1662 da parte del Senato della Repubblica) e che si è concluso nel settembre 2022 con l’approvazione dei Decreti attuativi di quella che ha preso il nome di “Riforma Cartabia”.
Tale Riforma ha prodotto cambiamenti perentori nella sfera della giustizia minorile, tra i quali il più rilevante è certamente l’istituzione di un Tribunale unico “per le persone, per i minorenni e per le famiglie” destinato a occuparsi, nelle sue diverse sezioni, di tutte le materie finora ripartite fra tribunale ordinario, tribunale per i minorenni e giudice tutelare.
Si tratta di una riforma cruciale, che ha subìto numerose critiche e sollevato molte preoccupazioni rispetto al rischio di snaturamento dell’intero sistema di giustizia minorile. Il nodo principale resta la perdita di un elemento ritenuto fondamentale da operatori giudiziari, esperti e organizzazioni impegnate nel settore - tra cui l’Associazione Italiana dei Magistrati per i Minori e la Famiglia e l’Autorità Garante Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza - ossia il principio di collegialità e multidisciplinarietà delle decisioni. La Riforma, dunque, prevede la soppressione dell’odierno sistema del Tribunale per i minorenni, dove decisioni complesse e influenti sulla vita dei minori (come allontanamenti, decadenze della responsabilità genitoriale, affidamenti familiari, accoglienza in comunità residenziali, ecc.) venivano sempre discusse in composizione collegiale in virtù della multidisciplinarietà e della specificità che l’ambito minorile necessariamente richiede, prevedendo invece l’assegnazione delle delicate cause minorili a un unico giudice monocratico. Si presenta di conseguenza anche il rischio della dispersione del repertorio di conoscenze e specializzazioni maturate, nel corso degli anni, dai Tribunali per i minorenni.
Nel corso del Convegno, che si svolgerà venerdì 27 ottobre presso il Centro Paolo VI di Brescia e che è realizzato in collaborazione con il Tavolo Provinciale dell'Affido e patrocinato dal Comune di Brescia, saranno presentati i punti salienti della Riforma e discussi i suoi nodi più critici, con il duplice scopo di aggiornare tutti gli stakeholder interessati (operatori giudiziari, operatori sociali, famiglie affidatarie e con minori coinvolti in procedimenti giudiziari) e di portare alla luce alcune possibili sinergie positive al fine di superare i principali temi critici riscontrati, sempre con l’obiettivo finale di salvaguardare e promuovere i diritti dei più piccoli. La mattinata del Convegno sarà particolarmente rivolta a operatori e tecnici (assistenti sociali, educatori, psicologi, avvocati, tutori, ecc.), mentre il pomeriggio sarà aperto a tutti (opportunità di lavori di gruppo, testimonianze, assemblea conclusiva e buffet). Assistenti sociali e avvocati potranno richiedere i crediti formativi.