Innovazione: normalità in Poliambulanza
Presentato questa mattina il sistema robotico Da Vinci Xi, l’ultima frontiera della chirurgia mininvasiva. Dopo la lotta al Covid in via Bissolati si torna alla "normalità" della sfida tecnologica
Il chirurgo non opera direttamente con le proprie mani, ma manovra a distanza un robot, di altissima precisione, seduto comodamente alla propria console. È questo quanto reso possibile dal sistema robotico Da Vinci Xi, l’ultima frontiera della chirurgia mininvasiva, già da qualche giorno operative in Fondazione Poliambulanza e che è stato presentato questa mattinata nel corso di una conferenza stampa a cui, insieme ai vertici del’istituto ospedaliero di via Bissolati Taccolini (presidente) e Triboldi (direttore generale), hanno preso parte anche l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera e il direttore generale di Ats Brescia Claudio Vito Sileo.
Con questo ultimo acquisto, Poliambulanza implementa un percorso interamente dedicato alla robotica applicata alla chirurgia generale. Il Da Vinci Xi, come è stato ricordato nel corso delle presentazione, oltre a essere utilizzato in ambito urologico viene impiegato per intervenire anche in altre sedi anatomiche: testa e coda del pancreas e del fegato, stomaco, colon e vie biliari, con notevoli benefici per il paziente e per il medico.
“Il chirurgo che guida l’operazione – ha spiegato Mohammad Abu Hilal, Direttore del dipartimento di Chirurgia Generale, Primario del reparto di Chirurgia e Responsabile dell’Unità Epatobiliopancreatica, Robotica e Mininvasiva di Poliambulanza – si trova immerso direttamente nel corpo del paziente grazie alla visione tridimensionale avvolgente offerta dal dispositivo e raggiunge livelli di altissima precisione. I dettagli anatomici, che possono essere ingranditi fino a dieci volte, appaiono più definiti e nitidi, mentre i quattro bracci di cui dispone il robot mettono il chirurgo nelle condizioni di operare in maggiore autonomia e minor tempo. Con la chirurgia robotica, quindi, il processo si semplifica e si standardizza su alti livelli qualitativi. L’operatore può essere formato in tempi brevi e agire senza alcuna perdita del grado di accuratezza”.
“La scelta di Poliambulanza di dotarsi del sistema robotico Da Vinci Xi e di ampliarne l’ambito di utilizzo a tutta la chirurgia generale, in particolare a quella complessa – ha ricordato Alessandro Triboldi,– è non ha subito rallentamenti nemmeno nelle settimane in cui la struttura dedicava ogni sforzo, in collaborazione con il Civile e alter realtà sanitare ai tebtativo di arginare la pandemia da coronavirus”. E proprio a quell’esperienza che ha visto la stretta sinergia tra pubblico e privation hanno fatto riferimento anche l’assessore Gallera e il Direttore generale dell’Ats Brescia per evidenziare come, pur in un tempo in cui continua a essere alto il livello di guardia nei confronti del Covid-19, un investimento come quello realizzato da Poliambulanza (qasui 2 milioni di euro) rappresenti quell ritorno alla normalità che tanti si augurano anche nella sanità.