Un Ramadan pieno di pace
In concomitanza dell’inizio del mese sacro del Ramadan, previsto per lunedì 11 marzo, il Centro culturale islamico di Brescia augura a tutti i musulmani e musulmane bresciani “un Ramadan benedetto e pieno di pace”.
“Questo mese di Ramadan giunge in un periodo di grandi emergenze mondiali – commenta Jamel Hemmadi, presidente del Centro culturale islamico di Brescia – come il forte e continuo assedio e la guerra nella striscia di Gaza, il conflitti in Ucraina, Siria, Sudan e l’emergenza umanitaria nella Repubblica democratica del Congo – prosegue - Tutto ciò ha una valenza più pregnante nel contesto bresciano, dove vivono persone di origine non italiana di oltre 140 nazionalità diverse”.
Il Ramadan, nono mese del calendario islamico, rappresenta un periodo di digiuno, preghiera, riflessione e carità, ed è considerato un’opportunità per la comunità mussulmana di rafforzare la propria connessione spirituale, la pratica della pazienza, della gratitudine e l’avvicinamento a Dio attraverso il digiuno diurno e la preghiera notturna. I temi centrali sono l’auto-disciplina, la compassione e la generosità verso gli altri, valori per cui i musulmani sono chiamati a riflettere durante questo periodo. Il Ramadan inoltre rappresenta uno dei pilastri della religione islamica, un obbligo dal quale sono esentati bambini, donne incinte, neomamme e ammalati.
In questa occasione, il Centro culturale islamico di Brescia incoraggia la comunità a prendere parte alle attività di beneficenza e sostegno per coloro che si trovano in difficoltà, perché la solidarietà e la compassione sono fondamentali specie in un tempo di sfide globali come quello che stiamo vivendo.
Conclude Jamel Hemmadi, presidente del Centro culturale islamico di Brescia: “L'inizio del Ramadan è un momento significativo, e il centro culturale islamico di Brescia si unisce alla comunità musulmana nel festeggiare questo periodo di spiritualità e auto-riflessione, augurando a tutti i musulmani e musulmane di Brescia e provincia Ramadan karim. Ma, proprio per la forza di un dialogo interreligioso e per la necessità di serena convivenza tra differenze, cogliamo anche l’occasione per augurare una buona quaresima ai concittadini e concittadine cristiani”.