Infortuni sul lavoro: così nel Bresciano
Sul sito della Cisl la presentazione dei dati riguardanti il 2016. 15.746 sono stati gli incidenti registrati a Brescia (dati Inail), con una crescita dell'1,49% rispetto all'anno precedente. Dal sindacato di via Altipiano d'Asiago l'invito a non abbassare la guardia sulla salute e sicurezza sul lavoro.
Non si può abbassare la guardia sulla salute e sicurezza sul lavoro. L’appello arriva direttamente dalla Cisl bresciana che sul suo sito (www.cislbrescia.it) ha pubblicato i numeri degli infortuni sul lavoro registrati nel Bresciano nel corso del 2016. Lo scorso anno sono stati 15.746 gli infortuni nel bresciano denunciati all’Inail, con una crescita dell’1,49% in più rispetto all’anno precedente.
Tra le cause più frequenti, anche per il 2016 la maglia nera è di gran lunga quella legata alla caduta dall’alto, un’evidenza che sottolinea la necessità di sostenere gli interventi di prevenzione, a partire dalle azioni sull’organizzazione del lavoro, potenziando l’informazione e la formazione dei lavoratori.
I dati sono contenuti nell’elaborazione condotta dal dipartimento Salute e sicurezza della Cisl Lombardia sulla base dei dati forniti dalle Ats alla Regione e delle denunce inviate all’Inail al 31 dicembre 2016.
Complessivamente in Lombardia nel 2016 sono stati 116.049 gli infortuni denunciati all’Inail, con un calo pressoché impercettibile dello 0,01% rispetto all’anno precedente (116.068 le denunce); più sensibile il calo dei casi mortali: 86 nel 2016 contro i 124 del 2015.
Analizzando i dati relativi agli infortuni, il maggior numero si è verificato nel comparto dell’industria e dei servizi (75.440 denunce); a seguire il settore pubblico (17.660 casi) e l’agricoltura (3.131 infortuni). Milano si conferma il territorio più coinvolto, con 38.480 denunce, seguito da Brescia (come detto, 15.746 infortuni denunciati) e Bergamo (13.956).
A livello regionale Brescia è la provincia con il maggior numero di morti sul lavoro, seguita dalla Città Metropolitana e Insubria (6), Bergamo e Brianza (5), Val Padana (Cremona e Mantova) con 4, Pavia (3) e Area di montagna (Sondrio, Vallecamonica e Alto Lario), con 2.
La stragrande maggioranza degli infortuni (il 77,5%) riguarda cittadini italiani. Dei 40 infortuni mortali considerati, in 5 casi l’età delle vittime era compresa tra i 51 ed i 60 anni di età, in altri 5 casi tra i 61 e i 70 anni.