In festa per San Pavoni
Anche la festa del 28 maggio non potrà contare su una partecipazione corale come negli anni scorsi, ma coinvolgerà ugualmente quanti, tanto in Diocesi come soprattutto nella sua Congregazione, sono riconoscenti verso la figura e l’opera del santo educatore bresciano
Una festa in tono minore, quest’anno, per san Lodovico Pavoni il 28 maggio? Sì e no. L’emergenza del coronavirus sta condizionando in questi mesi ogni celebrazione collettiva. Ma gli anniversari che ricordano eventi e persone che hanno segnato la nostra storia non possono essere dimenticati, anche se celebrati in modo differente. Così sarà per la festa di san Lodovico Pavoni, fissata nel calendario liturgico della diocesi il 28 maggio, data che coincide a Brescia con l’anniversario della strage di Piazza della Loggia.
Brescia è la città in cui Lodovico Pavoni è nato e ha operato come sacerdote. Qui egli ha dato vita, nella prima metà dell’Ottocento, a pionieristiche iniziative di carattere educativo e professionale, che continuano ad essere attuali anche in altre parti del mondo, dove la Congregazione religiosa da lui fondata ha diffuso il suo carisma.
Quest’anno non è stato possibile organizzare, all’inizio di aprile, l’ormai tradizionale Camminata Pavoniana da Brescia a Saiano in Franciacorta, dove Lodovico Pavoni ha concluso eroicamente la sua vita, il 1° aprile 1849, Domenica delle Palme e ultima delle Dieci Giornate. La Camminata è stata sostituita da significativi contatti on line tra i numerosi giovani che vi avrebbero partecipato.
Anche la festa del 28 maggio non potrà contare su una partecipazione corale come negli anni scorsi, ma coinvolgerà ugualmente quanti, tanto in Diocesi come soprattutto nella sua Congregazione, sono riconoscenti verso la figura e l’opera del santo educatore bresciano. Anzitutto nella sua preparazione, con la novena che viene tenuta in Brescia presso l’Opera Pavoniana e la Chiesa di S. Maria Immacolata, con inizio martedì 19 maggio, proprio nei primi giorni in cui è diventato possibile celebrare la Messa con la presenza del popolo. Sabato 23 maggio sarà caratterizzato da 24 ore di adorazione continua fra tutte le comunità della Congregazione, con Brescia a cui toccherà il turno delle 7.00 del mattino. Domenica 24 maggio sarà la volta di Alfianello a ricordare in modo speciale san Lodovico Pavoni. Mentre giovedì 28 maggio la solenne concelebrazione in S. Maria Immacolata, alle ore 18.15, svolta con le precauzioni del caso, sarà presieduta da mons. Giovanni Palamini, Vicario episcopale della Vita consacrata in Diocesi. Se a tutte le iniziative la partecipazione della gente sarà forzatamente ridotta, quanti vi parteciperanno porteranno nel cuore anche i desideri e le preghiere di chi per adesso potrà unirsi soltanto spiritualmente.
Che cosa presenteremo quest’anno a san Lodovico Pavoni nel giorno della sua festa? Presenteremo soprattutto il ringraziamento per la protezione che ci ha offerto in questi mesi del corona virus. Che non sono stati mesi vuoti. Insieme con quanto è stato possibile fare a livello pastorale, nella vicinanza alle sofferenze e preoccupazioni della gente, è continuata l’ospitalità ai ragazzi delle comunità educative. E la forzata chiusura dell’oratorio è servita per rifargli il volto al suo interno. Quando potranno ritornarvi i ragazzi con le loro famiglie, e si spera presto, troveranno un ambiente più bello e accogliente. Un ambiente che favorirà l’entusiasmo dei religiosi pavoniani e dei collaboratori laici nel rilanciare quell’opera educativa, che trova in San Lodovico Pavoni un modello esemplare e un protettore a cui potersi sempre affidare.