In ascolto dell'Amazzonia
All'incontro prenderà la parola, fra gli altri, il vescovo della diocesi di Alto Solimões/Tabatinga in Brasile Adolfo Zon Pereira (nella foto), che affronterà il tema: Per una Chiesa dal volto amazzonico: kairós per tutta la Chiesa?
“Missione Oggi” celebra il suo convegno annuale 2019 sull’Amazzonia, o meglio sul “bioma amazzonico”, che comprende 9 paesi (Bolivia, Equador, Colombia, Perù, Venezuela, Guiana, Suriname e Guiana Francese), raggiunti da un’immensa foresta con una grande diversità di verde, di acque, di forme di vita, di popoli indigeni, afro discendenti e amazzonidi. Una regione bella, affascinante, ma che è stata devastata – e continua ad esserlo – in modo violento e forse irreversibile. La Chiesa si è messa in ascolto di questo bioma e dei suoi abitanti convocando il Sinodo Panamazzonico, che avrà luogo a Roma nell’ottobre prossimo.
Il Convegno, che si svolgerà sabato 6 aprile dalle 9 alle 13.30 nel Complesso San Cristo (in via Piamarta), sarà l’occasione per riflettere sulle sfide sia ecclesiali (nuovi cammini per la Chiesa) sia ecologiche (per l’ecologia integrale) che vengono dal “bioma amazzonico”, che comprende anche il Nord del Brasile, dove i Missionari Saveriani sono presenti da oltre 50 anni. Per raccogliere queste sfide la Chiesa in Amazzonia si è messa in ascolto delle comunità cristiane urbane, della rete di comunità disseminate nell’interno della foresta, lungo i fiumi, sulle montagne, con una domanda fondamentale: quale utopia ecclesiale e umana conservano nel cuore i cristiani e in generale gli abitanti dell’Amazzonia? Le comunità cristiane dell’Amazzonia possono senz’altro contribuire a creare una coscienza più responsabile della cura del creato, ma, attraverso il Sinodo, esse possono dire anche ad altre parti del mondo che si può guardare con più attenzione alle situazioni vissute in alcune aree del pianeta.
Introdurrà il convegno Mario Menin, direttore di “Missione Oggi”. Seguiranno gli interventi di Felice Tenero, vicedirettore del Cum (Centro unitario missionario) di Verona, che presenterà il video “Se ogni dieci secondi...”, e di Tea Frigerio, missionaria saveriana a Belém (Brasile) su “Genesi, numeri e attese del Sinodo”. Sarà poi la volta di un intervento a due voci su “Il grido dell’Amazzonia” proposto rispettivamente dall’antropologa brasilianista dell’Università Cattolica di Brescia e Milano, Anna Casella Paltrinieri, sul versante dei “popoli indigeni”, e dalla responsabile dell’area Custodia del Creato dell’Alta Scuola per l’Ambiente della medesima Università, Caterina Calabria, sul versante de “l’ambiente”. La relazione fondamentale del Convegno sarà quella del vescovo della diocesi di Alto Solimões/Tabatinga (Brasile), Adolfo Zon Pereira (nerlla foto), che affronterà il tema “Per una Chiesa dal volto amazzonico: kairós per tutta la Chiesa?”. Seguirà un Forum di discussione moderato dal vicedirettore del “Giornale di Brescia”, Gabriele Colleoni, cui sono affidate anche le “Conclusioni” dell’evento.
Il clou del convegno sarà senz’altro la presenza e la testimonianza del vescovo Adolfo Zon Pereira, saveriano di origine spagnola, classe 1956, dal 2015 titolare della diocesi di Alto Solimões, in piena foresta amazzonica. Ma anche la partecipazione della missionaria saveriana Tea Frigerio, biblista milanese, che vive in Brasile dal 1974 nella periferia di Belém, porta dell’Amazzonia brasiliana. Insegnante di Sacra Scrittura, Tea è anche membro del Cebi (Centro ecumenico di studi biblici), accompagna a livello nazionale le Ceb (Comunità ecclesiali di base) e la Crb (Conferenza dei religiosi del Brasile). Un buffet offerto dall’Associazione Missione Oggi concluderà l’evento in maniera conviviale.