Il vescovo Pierantonio alla Cauto
Il Vescovo ha attraversato i numerosi luoghi di lavoro salutando gli oltre 500 lavoratori, di cui il 42% assunti in percorso di inserimento lavorativo. Il Presidente Alessandro Zani e il Direttore generale Michele Pasinetti, hanno potuto raccontare le tante attività con cui la Rete CAUTO quotidianamente interpreta la propria ragion d’essere
Oggi si è svolta la visita del vescovo Pierantonio Tremolada alla sede della Rete di Cooperative Sociali CAUTO. L’accoglienza organizzata dalla Rete CAUTO è stata occasione per portare testimonianza in presa diretta sulla mission delle cooperative sociali d’inserimento lavorativo.
Il Vescovo ha attraversato i numerosi luoghi di lavoro salutando gli oltre 500 lavoratori, di cui il 42% assunti in percorso di inserimento lavorativo. Il Presidente Alessandro Zani e il Direttore generale Michele Pasinetti, hanno potuto raccontare le tante attività con cui la Rete CAUTO quotidianamente interpreta la propria ragion d’essere: ridurre gli scarti e generare valore. Una mission che è prima di tutto riferita alle persone scartate e rifiutate dal mondo del lavoro e in balia di gravi difficoltà sociali. Attraverso attività lavorative e iniziative ecologiche tese a ridurre la produzione di rifiuti, tante persone riacquisiscono una vita dignitosa. Un impegno sociale che si fonda sui principi della reciprocità e gratuità, per alcune attività come il recupero di sprechi alimentari dalla GDO per la redistribuzione a scopo sociale. Una formula di impresa sociale che pone al centro la persona, il bene comune, la sostenibilità e l’inclusione sociale, praticando un’alternativa economica possibile.Non dunque vincoli ma principi ispiratori sono la sostenibilità sociale e ambientale per una economia civile generativa di buone prassi per le nuove sfide che l’attuale contesto presenta.
Dall’intervento del Vescovo ai lavoratori: “È insolito vedere una realtà aziendale che scelga di coniugare qualità, persone e ambiente. Mi hanno colpito i 3 cuori presenti nel vostro logo, il cuore giallo per la qualità, il rosso per le persone e il blu per l’ambiente, perché raccontano la vostra scelta di coniugare questi tre aspetti in un’unica visione. Non la ricerca di compiere singole azioni buoniste ma lavorare su un cambiamento di paradigma che possa generare il buono”. La visita si è conclusa con un momento aperto a tutti i lavoratori presso la sede della Dispensa Sociale, dove il Vescovo ha potuto dare la Sua benedizione e salutare tutti i lavoratori presenti.