Analisi del turismo nel bresciano
La vocazione turistica della nostra provincia è ormai un fatto conclamato. Lo confermano i dati statistici 2016 relativi al movimento turistico presentati in Broletto che sono tutti di segno positivo rispetto all’anno precedente e grazie ai 2.687.679 (+8,35%) di arrivi si è stabilito il nuovo record di presenze sfondando la significativa quota di 10 milioni
La vocazione turistica della nostra provincia è ormai un fatto conclamato. Lo confermano i dati statistici 2016 relativi al movimento turistico presentati in Broletto che sono tutti di segno positivo rispetto all’anno precedente. E grazie ai 2.687.679 (+8,35%) di arrivi si è stabilito il nuovo record di presenze sfondando la significativa quota di 10 milioni. A fare la parte del leone è come sempre il Garda con oltre il 70% di presenze complessive. Ma anche il turismo culturale della città comincia a dare buoni frutti: Brescia si riconferma al quarto posto tra le località sede di IAT nella nostra provincia, in ordine di presenze, in costante incremento dal 2013. “È la dimostrazione – spiega il vicesindaco Laura Castelletti – che la scelta di investire sulla valorizzazione del patrimonio culturale attraverso mostre, recuperi e nuove aperture si sta rivelando vincente”.
Gli arrivi e le presenze sono stati rispettivamente 260.740 (+3,78%) e 615.310 (+1,27%). In crescita gli ospiti stranieri con 98.417 arrivi (+4,43%) e 213.743 presenze (+4,36%). Gli Italiani sono in aumento negli arrivi, 162.323 (+3,40%). Un vero boom per la Vallesabbia che con un +18% sia negli arrivi che nelle presenze è la zona che in percentuale cresce di più in tutta la provincia e per il lago d’Iseo che, complice ‘The floating piers’ la passerella di Christo, fa segnare un +15% negli arrivi e +11 nelle presenze. Si conferma di 3,73 giorni la permanenza media degli ospiti sul nostro territorio. “Il merito di questa consistente e costante crescita – afferma Fabio Capra, delegato provinciale al turismo - è da ascrivere al grande dinamismo di istituzioni e operatori. Ma c’è anche la consapevolezza che la reputazione e la qualità dell’accoglienza nella nostra provincia si stanno affermando all’interno di un mercato globale che sta crescendo e che ancora è in grado di offrire importati opportunità di investimento e sviluppo per il sistema economico bresciano”. Di fatto il futuro è nel turismo.
Anche gli studi effettuati a livello internazionale confermano che la maggior parte della forza lavorativa entro il 2025 sarà impiegata nel turismo. I dati positivi non devono far dormire sugli allori. “È proprio questo – dichiara l’assessore regionale Mauro Parolini - il momento per fare il salto di qualità, attraverso iniziative integrate e moderne di promozione della ricchissima offerta, programmi di formazione per operatori e imprenditori e utilizzare le risorse messe in campo attraverso bandi regionali ed europei per finanziare interventi di riqualificazione su alberghi, bed & breakfast, ristoranti ed esercizi pubblici”.